lunedì 30 luglio 2012

Ultimo lunedì di questo magico luglio

Ultimo lunedì di questo magico luglio.
Lunedì, giorno che ho scelto da tempo per gli aforismi, è sì, il primo giorno della settimana lavorativa, ma in questo caso, è anche il penultimo giorno di un mese che adoro: luglio.


giardino in Giappone
Luglio in giardino


L'amore che aumenta a poco a poco e per gradi, assomiglia troppo all'amicizia per essere una passione violenta.
Jean de La Bruyère

Harris dice che è straordinario poter mostrare una prostituta in televisione, ma io non ci trovo niente di straordinario, dato che se ne vedono in onda parecchie tutti i giorni. Io vedo un'analogia fra pubblicità e prostituzione: in un certo senso, la pubblicità è il pappone e noi le sue puttane: è così, noi non siamo liberi.
Jean-Luc Godard

Esiste anche questo al mondo, la tristezza di non poter piangere a calde lacrime. È una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno, e anche se si potesse, nessuno capirebbe. È una tristezza che non può prendere forma, si accumula quietamente nel cuore come la neve in una notte senza vento
Haruki Murakami

Un maiale, se vede altri maiali nel fango, non si sente meno disgraziato: quanto è più intelligente dell'uomo!
Sandro Montalto

Nella passione d'amore ciascuno è ostaggio nelle mani dell'Altro.
Corrado Piancastelli



sabato 28 luglio 2012

Haiku d'estate


crisantemi bianchi



Che ci sia luna
sul sentiero notturno
di chi porta i fiori.


(Takarai Kikaku  1661-1707)



Fireworks




Solitudine:
i fuochi d'artificio che fioriscono -
dopo, cade una stella


Masaoka Shiki (1867-1902)


Villaggio di pescatori


Villaggio di pescatori:
al chiaro di luna si balla 
nel profumo del pesce crudo.


Masaoka Shiki (1867-1902)




Giardino giapponese






Fonte: Haiku  Il fiore della poesia giapponese da Basho all'ottocento - Oscar Mondadori (2011)


Immagini prese in rete

giovedì 26 luglio 2012

Prospettive


fiori di trifoglio


"Due persone possono andare d’accordissimo, parlare di tutto ed essere vicine. Ma le loro anime sono come fiori, ciascuno ha la sua radice in un determinato posto e nessuno può avvicinarsi troppo all’altro senza abbandonare la sua radice, cosa peraltro impossibile. 


I fiori effondano il loro profumo e spargono il loro seme perché vorrebbero avvicinarsi, ma il fiore non può fare niente perché il seme giunga nel posto giusto; tocca al vento che va e viene come vuole".


(Hermann Hesse)

mercoledì 25 luglio 2012

Da "Il picnic e altri guai"


libri



Venendo da una famiglia per la quale i libri erano un ingrediente essenziale del vivere, come l'aria, l'acqua e il cibo, è per me sempre motivo di sgomento constatare quanto poco il medio individuo sembri leggere o aver letto. 


Che i dittatori di questo mondo guardassero ai libri con diffidenza mi pareva significativo perché i libri ti offrono una miriade di amici e maestri. 


Che i libri possano influenzare la gente lo sapevo: L'origine delle specie, Il Capitale, la Bibbia. [...]


In ogni stanza dal pavimento al soffitto, si ammassano, a legioni, i vecchi libri. Rivestono le pareti delle anguste scalette, ti circondano, ti avvolgono come un grembo caldo, meraviglioso, profumato. Li sfili dagli scaffali, e ogni libro ha un odore diverso. 


Uno sa di polvere, ma anche di funghi; un altro, di boschi autunnali o di assolate ginestre, o di caldarroste; alcuni hanno il sentore pungente, umidiccio, di un fuoco di carbonella; e altri odorano di miele. 


...E questo subisso di voluttà sensuosa ti delizia e ti inebria ancor prima di aver dato un'occhiata ai titoli: Madagascar, la grande isola rossa; Da Pechino a Lhasa; Attraverso le selve brasiliane; La Sierra Leone... e di arrivare al momento stupendo in cui apri il libro, come una porta magica. 


Subito il negozio intorno scompare, ed eccoti lì a respirare l'odore intenso del Rio delle Amazzoni con Wallace, a contrattare avorio con Mary Kingsley, ad affrontare un gorilla infuriato con Du Chaillu, a far l'amore con mille donne bellissime in mille romanzi, a marciare alla ghigliottina con Sidney Carton, a ridere in barca con dei signori edoardiani, a viaggiare in Cina con Marco Polo; e tutto questo stando ritto sul nudo pavimento ineguale, con un passaporto fatato tra le mani, senza spendere un soldo. 


Gerald Durrell 


Estratto da ''IL PICNIC E ALTRI GUAI'' Adelphi, Piccola Biblioteca, 1996. Traduzione di Franco Salvatorelli.  

Esperienza e perdita



E' indicativo: la nostra prima esperienza è una perdita.


Poco prima eravamo un tutto, un'entità indivisibile, ogni forma di esistenza ci era inseparabile ed ecco che ad un tratto, costretti a nascere, non diventiamo altro che una particella residua dell'essere la quale, da quel momento in poi, deve sforzarsi di non subire nuove limitazioni per conservarsi nel mondo sempre più vasto che le si erige dinanzi, quel mondo nel quale cadde dalla sua pienezza cosmica.


Così, in un certo senso, la prima esperienza che si vive è del passato, un rifiuto del presente;
il primo "ricordo", come lo chiameremo più tardi, è nello stesso tempo uno shock, una delusione per aver perduto ciò che non c'è più e insieme il persistere della consapevolezza, della certezza che dovrebbe esserci ancora.


Queste parole appartengono a Lou Andreas Salomè, Il mito di una donna, Autobiografia, 1951 e sono riportate da Aldo Carotenuto nel suo libro AMARE TRADIRE - ed. Bompiani.
  


martedì 24 luglio 2012

La passeggiata di Holderlin


Boschi - La passeggiata - Holderlin


O boschi belli al mio fianco
dipinti sul verde pendio
dove io mi dirigo e mi aggiro:
dove ogni ferita del cuore
un dolce riposo compensa
se in me si fa buio.
Ma fin dall'origine, arte,
pensieri, costarono pena.


...(tratto da .Friedrich Holderlin   "La passeggiata"
 Gli Adelphi)

lunedì 23 luglio 2012

E' di nuovo lunedì





È come una gabbia: si vede che gli uccelli all'esterno cercano disperatamente di entrare, e che altrettanto disperatamente quelli all'interno cercano di uscire.

Michel De Montaigne


Che danno ci farà un sistema che ci stordisce di bisogni artificiali,
per farci dimenticare i bisogni reali?
Come si possono misurare le mutilazioni dell'anima umana?
Eduardo Galeano


La maggioranza dei politici, sulla base delle prove a nostra disposizione, non sono interessati alla verità ma al potere ed alla sua conservazione. Per non intaccare questo potere è necessario che le persone restino ignoranti, ignoranti della verità, anche di quella verità che riguarda le loro vite. Ciò che ci circonda è dunque un grande arazzo di menzogne su cui ci nutriamo 
Harold Pinter




Immagine presa dal web

sabato 21 luglio 2012

Appello: Italia senza memoria audiovisiva


Italia senza memoria audiovisiva<br>«No chiusura Discoteca di Stato» - Culture - l'Unità:

Il link sopra è un articolo dal quotidiano L'Unità del 12 luglio che chiedo a tutti di leggere attentamente.




La soppressione dell'Istituto centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ex Discoteca di Stato), inclusa nel Decreto legge 95 (la cosiddetta “spending review”) sta sollevando forti polemiche e preoccupazioni. E sul web è scattato un appello e una raccolta firme per chiedere al governo di ripensarci: CLICCA QUI PER FIRMARE L'APPELLO. 

«L'Associazione Italiana Biblioteche (AIB) esprime contrarietà e preoccupazione per la soppressione dell'Istituto centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, inclusa nel Decreto legge 95». È quanto comunica l'AIB stessa in una nota nella quale precisa inoltre che «l'Istituto, già Discoteca di stato, sin dal 1928 raccoglie e conserva la documentazione sonora e audiovisiva nazionale che costituisce la memoria storica orale del nostro Paese. Il provvedimento, giunto totalmente inaspettato e di cui si fatica a comprendere la ratio, compromette gravemente la tutela della memoria culturale della Nazione. L'AIB - prosegue la nota - da diversi anni sostiene la necessità di una razionalizzazione del comparto delle biblioteche statali. 'Abolire un ente come l'Istituto centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi - spiega Stefano Parise, presidente nazionale AIB - non migliora l'efficienza della macchina statale e non contribuisce al risanamento del bilancio dello stato. Serve piuttosto una razionalizzazione vera e la riqualificazione dell'intervento statale per concentrare le risorse sui servizi autenticamente nazionali, individuati sulla base delle competenze fondamenta li dello Stato e della rispondenza ai bisogni dell'intera organizzazione bibliotecaria italiana'. L'AIB chiede al Ministro Ornaghi un incontro urgente per illustrare il progetto per la Biblioteca Nazionale d'Italia - conclude la nota - che includa le attuali biblioteche nazionali centrali di Roma e Firenze, l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico, l'Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi e l'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario. Alla Biblioteca Nazionale d'Italia dovrebbe essere garantita autonomia, sotto il profilo scientifico e sotto quello finanziario-amministrativo. Un paese senza biblioteche efficienti è un paese senza memoria e senza futuro».


Se credete, potete firmare e divulgare a vostra volta.
A me sembra un fatto doloroso e inquietante, che non riesco a giustificare.


Grazie a tutti!!!

venerdì 20 luglio 2012

IL POSTO DELLE FRAGOLE (Wild Strawberries - Smultronstället) - Ingmar Bergman


Cinema e teatro: IL POSTO DELLE FRAGOLE (Wild Strawberries - Smultronstället) - Ingmar Bergman

Oggi, ho trovato questo post sul blog di Loris: Cinema e teatro.


Mi ha colpito per la recensione perfetta e lo propongo su questo mio blog.


da http://cinetramando.blogspot.it


A inizio mese, a Bologna, in piazza Maggiore, cinema all'aperto, si proiettava questo film.


Dopo poco, la gente si alzava dalle poltrone e se ne andava.
Devo dire che ci sono rimasta male.


La fretta di questa società, sembra non permettere il centellinare una poesia,  una riflessione dal ritmo lento.
Occorrono violenza, risate sgangherate, tutto quello che non faccia pensare.


Ringrazio Loris e tutti coloro che leggeranno.


giovedì 19 luglio 2012

Domande ...


Mi domando se sia realmente possibile capire perfettamente un'altra persona. Anche quando ci sforziamo di conoscere qualcuno mettendoci tutto il tempo e la buona volontà possibili, in che misura possiamo cogliere la sua vera natura? Sappiamo ciò che è veramente essenziale riguardo a quell'altro che siamo convinti di comprendere tanto bene?

Haruki Murakami





Immagine prese in rete

mercoledì 18 luglio 2012

Pacratium maritimum (Giglio bianco)



"Tutti i problemi sembrano insolvibili. Finché li porto a spasso. Ad un tratto cambiano le loro attitudini. Diventano più piccoli, si restringono"

Il nome latino del giglio bianco che cresce sulle dune è Pancratium maritimum e appartiene alla famiglia delle amaryllidaceae. È molto diffuso nella costa mediterranea.

Confucio (551 a. Chr. - 479 a.Chr.) insegnava: "Il cammino è la destinazione".

Faccio passeggiate lunghe per interiorizzare tutto ciò che mi è successo durante un giorno, ciò che ho letto o pensato. Ordino i miei pensieri, gli dò una nuova struttura e butto via quelli che non mi servono più. I primi passi li faccio ancora nel mondo degli orologi, email e appuntamenti. Se ho portato anche il cane, mi distraggo più velocemente dal mondo stressato e pesante. Il vento mi scompiglia i capelli, il cane con il muso a terra esamina gli odori che animali selvatici hanno lasciati qui.

Il rumore del mare mosso, con le alte onde, mi calma. Proseguo con i miei occhi il percorso delle onde che portano l’acqua sempre più vicino, verso le dune. Cercano qualcosa? Ad un certo punto queste onde curiose si ritirano velocemente. In questo momento lo vedo, il giglio bianco. Uno sguardo superficiale non l’avrebbe trovato. Ha il colore della sabbia. Conosco un suo parente lontano che vive nelle Alpi, la stella alpina. Appariscente e bianca, quasi senza colori anche lei.


Mi chiedo: “Questo fiore bellissimo come fa a crescere qui? Ha solo acqua salata e sabbia per nutrirsi”. Lo trovo affascinante. Nella mia vita ho imparato a dare importanza ai colori. Fai vedere chi sei! Devi dare nell’occhio. Solo così il mondo ti riconosce. Ma quello lì ha scelto un'altra strada.

Lontano vedo correre il mio cane. La mia pelle sa di sale. Le onde e il vento cantano insieme. Cammino lungo la riva evitando di bagnarmi i piedi con l’acqua che ogni nuova onda porta veloce verso le dune.

Raccolgo alcune conchiglie e le ributto in mare. Non le voglio. Non ho bisogno di niente.

“I pensieri vogliono spesso, come bambini e cani, che li portiamo fuori a fare una passeggiata”. (Christian Morgenstern 1871-1914). 


Le mie preoccupazioni non vogliono che le porto a spasso. Hanno paura di andare perse. Lo stesso succede con i miei pensieri, vogliono essere curati. A casa li giro nella mia testa, li lascio diventare grandi e provo a capire ogni dettaglio di loro. Li analizzo con metodi nuovi. Chiamo i miei amici e parlo dei miei pensieri. Loro sono in grado di ingrandire ancora di più le mie preoccupazioni. Tutti i problemi sembrano insolvibili. Finché li porto a spasso. Ad un tratto cambiano le loro attitudini. Diventano più piccoli, si restringono. Appaiono ancora una volta però già non hanno più importanza per me. Spesso spariscono completamente.

“Il cammino è la destinazione”. Con la testa piena di preoccupazioni e pensieri, con un torcicollo (ho bisogno di un massaggio) dopo pranzo ho letto nella mia agenda: ore 15 portare il cane al mare.

Chi mi ha allontanato dal mio percorso? Il giglio, le onde, l’aria salata, i gabbiani che volteggiano sopra la mia testa? Mi metto seduta su un ceppo di un albero e mi riposo. Il cane si sdraia accanto a me. Il vento mi soffia sabbia negli occhi. Arrivata


Articolo di  Letizia Janett


martedì 17 luglio 2012

La trattoria (estrapolazioni)



"Alle 17 di solito smettevo di lavorare, una corsa negli spogliatoi per una lavata veloce... e via all'università.
Siano nel '68 gli anni della contestazione
Quando giovani, operai, studenti, con la loro carica di protesta e contestazioni sembravano far vacillare i governi e i sistemi politici in cambio di una trasformazione radicale della società.


Questo movimento del '68 ci ha fatto sognare, sperare in un mondo migliore ma forse utopistico, impossibile.
Ma di certo ha spaccato e distrutto la moralità e la sensibilità mondiale fino ad allora appoggiata su valori borghesi, capitalistici, clericali. 
...
Questo clima innovativo, nuovo, si respirava a pieni polmoni, nell'ambiente universitario. (...)
Ti sentivi protagonista, partecipe di un mondo che stava cambiando radicalmente o almeno credevi.


........... Siamo noi adulti della generazione del '68 che abbiamo fallito, che non siamo riusciti a creare un mondo migliore come sognavamo. Sì, ci è sfuggito e i ricchi sono diventati sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri .......


Ed ora alcuni di noi, i peggiori, non trovano di meglio che definire bamboccioni i giovani.
Mi vergogno!"


Da "La trattoria" di Michele Scaperotta

Immagine presa in rete

lunedì 16 luglio 2012

Karl Popper e un lunedì di luglio




Non il possesso della conoscenza, della verità irrefutabile, fa l'uomo di scienza, ma la ricerca critica, persistente e inquieta, della verità.

La nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza deve essere necessariamente infinita.

Non può esistere società umana senza diritto.

Karl Popper



L'immagine è presa dal web

sabato 14 luglio 2012

Sul senso delle cose e delle persone



Sì, dietro alla gente
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.
Dietro, dietro, oltre. 


Dietro a te ti cerco.
Non nel tuo specchio, non nelle tue parole,
né nella tua anima.
Dietro, oltre. 


Dietro ancora, più indietro
di me ti cerco. Non sei
quello che io sento di te,
non sei
ciò che palpita con sangue mio nelle vene,
senza che sia io.
Dietro, oltre ti cerco. 


Per averti incontrato, smettere
di vivere in te, e in me,
e negli altri.
Vivere ormai dietro a ogni cosa,
dall'altra parte di ogni cosa
-per averti incontrato-,
come se fosse morire.


Pedro Solinas




Immagine presa in rete



venerdì 13 luglio 2012

Beach Music

St. Michael Island


Ed eccomi qui a raccontare, di nuovo nella St. Michael Island durante quell'anno spazzato dalle burrasche di venti settentrionali, quando il fenomeno dell'erosione sulle isole aveva raggiunto livelli pericolosi.
Sulla spiaggia sempre più smangiata dal mare, lì dove l'acqua aveva addirittura sommerso parte di un antico bosco, la squadra di baseball del liceo di Waterford aveva organizzato una festa dell'alta marea.


Era stato previsto che durante quella notte la casa dei Midletton cedesse e finisse in mare.
In occasione delle maree dell'ultima primavera quattro case lì nei paraggi avevano fatto la stessa fine. E dunque a quella casa, condannata e deserta, avevamo deciso di dedicare una festa di addio.
Aveva già cominciato a scivolare verso il mare, inclinandosi contro l'argento cesellato dei cavalloni.


I frangenti segnavano il tempo dei nostri balli, e rintoccavano lo scorrere delle ultime ore della nostra adolescenza.
Tutti noi avevamo visto nascere il rock and roll, e avevamo caricato di ritmo e desiderio la musica dell'epoca, ballando selvaggi e innocenti lungo gli anni del liceo.


Le autorità avevano dichiarato inaccessibile la casa: ma noi avevamo rotto i sigilli dello sceriffo, liberandola per l'ultima festa con l'alta marea.

(...)

Il mare cresceva invisibile sotto di noi , e la luna splendeva morbida e luminosa.
Un lustro cono di luce, come velluto nel corridoio nuziale, accendeva le scaglie dei marlin e i dorsi delle balene che incrociavano al largo. ...

Passò un'ora, magica; e, danzatori d'oceano e sfidanti della marea, ci trovammo ad ascoltare il mare direttamente sotto di noi, mentre ormai le onde venivano a squassarsi contro la casa.

Da  "Beach Music" di Pat Conroy - Ed. Bompiani 1996

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giovedì 12 luglio 2012

La magia dell'ultima estate

Quando Griffin era bambino, trascorrevano sempre parte dell'estate al Cape.
Era sempre in grado di dire come stavano a soldi a seconda di quando e dove andavano.
Un anno particolarmente prospero avevano affittato una casetta a Chatham per l'intero mese di agosto.


Un altro anno, quando i salari dell'università erano stati congelati, si erano potuti permettere soltanto Sandwich in giugno.
...........


"Stavo ricordando quanto eravate felici sul ponte di Sagamore, come cantavate That Olde Cape Magic E quanto infelici eravate nello stesso punto al ritorno."
Come se la felicità fosse un luogo. 


Da "La magia dell'ultima estate" Di Richard Russo  (Premio Pulitzer per la letteratura 2002 - ed. Frassinelli

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mercoledì 11 luglio 2012

Un'ondata di caldo

E' un pomeriggio d'inizio maggio. Pauline sta guardando dalla finestra del suo studio a Woròd's End.


Non il verde intenso del campo che si staglia contro il freddo azzurro del cielo, ma Teresa, che è in piedi fuori dal cottage con in braccio Luke e fissa il viottolo in direzione della strada.
Pauline coglie  una doppia immagine di Teresa.

Vede la figlia, che tiene in braccio il suo bambino e attende l'arrivo del marito.
Ma vede anche una figura archetipica: una ragazza con un bimbo, una donna con un figlio.

Quell'immagine è piena di rimandi, pensa Pauline.
La ragazza, il bambino, la distesa del campo di grano, i lunghi solchi del viottolo accidentato che portano altrove.

Vista da una certa prospettiva, Teresa è un'eroina alla Thomas Hardy, una figura tragica, senza ombra di dubbio.

Da un'altra, invece, è un'immagine lirica di giovinezza e rigenerazione.

E Pauline vede anche riflettersi una sequenza di rimandi personali, altre versioni di Teresa che riportano entrambe ad altri momenti e ad altri luoghi.

E' un giorno di maggio a World's End, ma è anche lo sviluppo di due vite, anzi tre, se si conta Luke, che ha solo quindici mesi.

Da "Un'ondata di caldo" di Penelope Lively - ed. Tea

Immagine presa in rete

lunedì 9 luglio 2012

Lunedì, 9 luglio



" Smettila di tormentarti tanto. Ogni cosa segue comunque il suo corso, e per quanto uno possa fare del suo meglio, a volte è impossibile evitare che qualcuno rimanga ferito. E' la vita. 


Faccio il grillo parlante ma è ora che tu cominci a imparare certi meccanismi della vita. 
A volte tu ti sforzi di adattare troppo la vita ai tuoi meccanismi.


Se non vuoi finire anche tu in una clinica psichiatrica cerca di essere un po' più aperto e di abbandonarti di più alla vita così come viene.

Anche una donna debole e imperfetta come me ogni tanto arriva a rendersi conto di quanto meravigliosa sia la vita.

Dico davvero! Perciò tu cerca di essere molto molto più felice. Mettici anche un po' di buona volontà..."




Haruki Murakami



Da "Norwegian Wood" di Haruki Murakami

Immagine presa dal web

domenica 8 luglio 2012

Buona domenica d'estate!



Sono libero, mi dico. Chiudo gli occhi e per un po' penso a questa mia nuova libertà.
Ma non riesco a capire bene che cosa significhi il fatto che sono libero. Quello che capisco adesso è semplicemente che sono solo. Solo e in un paese che non conosco.
Come un esploratore solitario che ha perso bussola e mappa.
E' questo che significa essere liberi? Non lo so e allora rinuncio a pensarci.


Quando, dopo una cena leggera, torno sulla veranda, il cielo è ricoperto di stelle. Anzi, più che ricoperto, ne è disseminato, come se le stelle vi fossero sperse a casaccio. Neanche al planetario ne ho mai viste tante. Alcune sono enormi, e sembrano vive. Si ha l'illusione, allungando la mano, di poterle toccare. E' una visione di una bellezza che toglie il fiato. .....

Da "Kafka sulla spiaggia"  di Murakami Haruki - ed. Einaudi.

Immagini prese in rete

sabato 7 luglio 2012

Pugni chiusi e storie di un nostro passato vincente



Continuando ad aprire il proprio spazio alla produzione cinematografica autonoma ed offrendo supporto a quei film che si distinguono per la loro qualità artistica ed espressiva, il Valle Occupato  invita ad una altra serata del ciclo "Cinema Altro" con la proiezione straordinaria di "PUGNI CHIUSI".

Qui il Trailer: 



Aggiungo uno scritto di Ettore Zocaro.


A proposito del Teatro Valle

La sua è una storia che dovrebbe essere diffusa nelle scuole in quanto indicativa del valore dell’arte drammaturgica e delle sue infinite possibilità.

La nascita risale al secolo dei Lumi, precedendo, tra l’altro, di pochi anni la nascita dell’Argentina di Roma, del San Carlo di Napoli, della Scala di Milano e della Fenice di Venezia.

Roma nel Settecento viveva una vita teatrale molto intensa. Era il tempo di un autore come Metastasio, da cui non si poteva prescindere, era inoltre il tempo di Carlo Goldoni e Vittorio Alfieri.


Questo per dire che il teatro romano era nato sotto una buona stella, peraltro per appagare i desideri culturali dei viaggiatori stranieri che a quel tempo affollavano l’Urbe, a cominciare dal più illustre di tutti – Wolfgang Goethe.


Da quel momento fiorirono numerosi  luoghi scenici che si ponevano al fianco dei teatri privati dei nobili.


Il Valle concepito in un primo momento in legno, e soltanto successivamente edificato  come si presenta oggi, è il frutto di questo raffinato clima che segnò l’avvento del teatro italiano moderno.

Le prime scelte furono soprattutto opere musicali dei grandi compositori quali Cimarosa, Galluppi, Paisiello e Rossini.
La stagione della grande musica si ebbe tra gli ultimi anni del Settecento e i primi dell’Ottocento, dopodiché il Teatro si dedicò completamente alla prosa…

Teatro Valle

Straordinari i beniamini che entusiasmavano il pubblico, da Giacinta Pezzana a Tommaso Salvini, da Gustavo Modena a Ermete Novelli, da Sarah Berhnard a Eleonora Duse, da Ermete Zacconi a Gualtiero Tumiati.


Sarah-Bernhardt.


Una galleria di grosse prestazioni…


Eleonora Duse

Erano gli anni in cui si registrava molta gente a fare la fila al botteghino, in considerazione anche del fatto che la televisione non esisteva ancora.
...
Data storica per il Valle fu il 1921, con il debutto di “Sei Personaggi in cerca d’Autore” di Luigi Pirandello. 
Si trattò di una data storica in quanto diede una svolta al teatro italiano e mondiale.

Ricordando altri interpreti, ci si imbatte in un gruppo fornitissimo di attori impareggiabili in cui sono compresi fra gli altri, Tatiana Pavlova, Emma Gramatica, Elsa Merlini, Sergio Tofano, Paola Borboni e il prezioso Ettore Petrolini.


Si aggiunga la straordinaria rappresentazione dell’Old Vic di Londra con l’Amleto, protagonista Alec Guiness.


L’andamento generale di anno in anno è stato sempre a pieno ritmo, non tradendo mai le attese.


Da uno scritto di Ettore Zocaro su “Teatro contemporaneo e Cinema” – Anno IV n. 11- Gennaio 2012 - Pagine

mercoledì 4 luglio 2012

Ibisco, luglio e …


E’ fiorito l’ibisco nel mio giardino. Già da giorni in effetti, ma solo ieri mi sono fermata ad ammirarlo.
Ho sentito quasi un bisogno di farlo, il bisogno di guardarmi attorno e di godere di quello che di buono ci regala la Natura o un semplice giardino.




A volte, di mattina presto, quando esco in giardino con Frida, la mia cagnolina, assaporo il silenzio e il canto di qualche uccellino.
Mi rivolgo a Frida e le chiedo:
“Senti che bel silenzio?” Lei mi guarda e mi lecca una gamba…


Stamattina il ragazzo di mia figlia è patito per Minsk in Russia.
Il suo lavoro prevede questo, quindi nessuna sorpresa.


Penso ai diritti dei lavoratori, quei diritti ottenuti  dalle lotte degli operai, dei sindacati, ecc.… e mi ritrovo di nuovo con l’angoscia nel cuore.


Minsk in Russia




Mi tuffo in un brano da L’Estate incantata di Ray Bradbury per placare la sofferenza che provo per il nostro mondo che sembra andare a rotoli.


Estate incantata, già le parole svelano la poesia, il ricordo dell’infanzia, di un mondo dove le macchine sono ancora oggetti curiosi, e si dà rilievo alle persone viste di scorcio, individuandone tuttavia le caratteristiche salienti.


“Niente al mondo poteva andar bene tranne l’acqua pura che avesse origine nei laghi lontani e nella rugiada che di mattina bagna i prati d’erba; acqua, cielo, trasportata per millecinquecento chilometri dalle nuvole pesanti, sferzata dal vento, attraversata da correnti ad alto voltaggio, condensata infine nell’aria fresca. 


Quando pioveva quell’acqua racchiudeva in ogni goccia una parte di cielo. 
Il vento dell’ovest, dell’est, del nord e del sud facevano la pioggia, e la pioggia in quell’ora di riti, dava il suo contributo per far nascere il vino.
Douglas si precipitò con il secchio e lo immerse nella cisterna dell’acqua piovana. “Eccoci!”


L’acqua pareva di seta: seta chiara, d’un vago color azzurro. A berla faceva sentir morbide le labbra, la gola e il cuore. 


Bisognava trasportarla in cantina nei secchi e nelle tazze, e là farla scorrere a rivoli, a torrenti sul raccolto dei fiori.


C’era odore di pioggia. Alle spalle di Tom la mamma stava stirando e spruzzando acqua da una bottiglia di ketchup sui vestiti troppo asciutti.”




Da L'Estate incantata di Ray Brandbury

Tutte le immagini sopra riportate sono prese dal web


martedì 3 luglio 2012

Tramonti … estrapolati


Un interessante articolo di Dario Lodi sul sito Homolaicus  di Enrico Galavotti, sito che leggo spesso molto volentieri, ha come titolo:


I TRAMONTI DI TOMASI DI LAMPEDUSA

Purtroppo sono costretta a estrapolare, essendo l’articolo troppo lungo per un blog. Ma chi vuole, troverà in fondo l’articolo per intero.


"Si deve a Giorgio Bassani la scoperta di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1896-1957).
Il nobiluomo siciliano era sempre stato ai margini del mondo letterario convenzionale, preferendo la solitudine (e la buona lettura) ai salotti e alle luci, non proprio chiare, dei premi letterari (ne vinse dopo la morte).



Spinto da comprensibile ricerca di gloria, Tomasi di Lampedusa tentò di pubblicare l’unico suo romanzo, il poi famosissimo Gattopardo ricevendo rifiuti che lo amareggiarono parecchio, specialmente quello di Elio Vittorini, noto talent scout di autori nuovi e operatore culturale di rilievo (fu soprattutto  lui a far conoscere la letteratura americana, svecchiante quella nostrana).


Giorgio Bassani, il noto romanziere dal piglio ottocentesco riveduto e corretto dal neorealismo, fu invece entusiasta del romanzo e lo fece pubblicare da Feltrinelli: fu un successo di pubblico strepitoso.


Il Gattopardo è un caso più unico che raro. Tomasi di Lampedusa era un outsider per quanto riguarda il mondo letterario ufficiale, la chiusura del quale al nuovo, non importa di quale provenienza, era ed è un vero e proprio scandalo civile.
 (…)
Il Gattopardo è  un piccolo gioiello di saggezza avvolta nella malinconia. E’ una malinconia che porta alla riflessione e alla considerazione di ciò che scompare con il mondo che sta scomparendo con la nascita dell’Italia. 

lunedì 2 luglio 2012

Primo lunedì di questo luglio




Poiché un politico non crede mai in quello che dice, quando viene preso alla lettera rimane sempre molto sorpreso.
Charles De Gaulle

La pubblicità è la menzogna legalizzata.
Herbert George Wells

Il fiore si nasconde nell'erba, ma il vento sparge il suo profumo.
Tagore




Immagine dal web

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