mercoledì 25 luglio 2012

Esperienza e perdita



E' indicativo: la nostra prima esperienza è una perdita.


Poco prima eravamo un tutto, un'entità indivisibile, ogni forma di esistenza ci era inseparabile ed ecco che ad un tratto, costretti a nascere, non diventiamo altro che una particella residua dell'essere la quale, da quel momento in poi, deve sforzarsi di non subire nuove limitazioni per conservarsi nel mondo sempre più vasto che le si erige dinanzi, quel mondo nel quale cadde dalla sua pienezza cosmica.


Così, in un certo senso, la prima esperienza che si vive è del passato, un rifiuto del presente;
il primo "ricordo", come lo chiameremo più tardi, è nello stesso tempo uno shock, una delusione per aver perduto ciò che non c'è più e insieme il persistere della consapevolezza, della certezza che dovrebbe esserci ancora.


Queste parole appartengono a Lou Andreas Salomè, Il mito di una donna, Autobiografia, 1951 e sono riportate da Aldo Carotenuto nel suo libro AMARE TRADIRE - ed. Bompiani.
  


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