martedì 26 febbraio 2013

26 febbraio 2013 - La ricaduta

  
 Ancora una volta siamo riusciti a stupire noi stessi.
Il popolo italiano è capace di tutto.
Ma non ho voglia di parlarne, preferisco il mutismo dopo tante parole e parolai.

Consiglio solo alcune voci.
Una è un'intervista a Ermanno Olmi da parte di Gabriella Colarusso su Lettera 43, del 23 febbraio scorso (link sotto)



DOMANDA. Cosa fa nel bosco tutto il giorno?

RISPOSTA. Penso, guardo gli alberi, gli animali, i tramonti, sempre straordinari, diversi. Riescono a non darmi mai il senso della ripetizione.

D. Non la spaventa il silenzio della campagna?

R. Mi spaventa il traffico cittadino, mi spaventa la metropoli che ha perduto ogni fisionomia di luogo abitativo. Al punto che chi è abituato alle sue accelerazioni è a disagio in vacanza, ciondola smarrito, senza un programma di condivisione col luogo, con le persone. Vivere in città è immolarsi a una divinità di cui non ho alcuna fisionomia giustificativa.


D. Eppure il mondo vive nelle metropoli, bisognerà trovare il modo di renderle più umane.

R. Non si riuscirà mai a rendere umana una metropoli, è come voler suonare il violino nelle officine dell'Ilva. Chi lo sentirebbe?

D. Nel suo ultimo libro, l'Apocalisse è il lieto fine, l'unica salvezza sembra la nostalgia, il rifugiarsi in una civiltà contadina che però non esiste più.

R. Il mio non è affatto sentimentalismo del retrò, o peggio malinconia. È una constatazione. A quella società contadina dalla quale siamo partiti ritorneremo, non per nostalgia ma per necessità. Oggi il problema è la sopravvivenza dell’uomo. Il cibo è il tema chiave.

D. A giudicare da come vanno le cose parrebbe il denaro il tema chiave, non il cibo.

R. Questa civiltà finanziaria, con la sua esplosione di falsa ricchezza, la sua speculazione bugiarda che ha creato una povertà generalizzata, non regge più. Il consumismo è l'ultima ideologia, ed è arrivata al capolinea.

http://www.lettera43.it/cultura/ermanno-olmi-su-crisi-cinema-e-politica_4367584995.htm


L'altra voce è del nostro amico blogger Giuliano del blog  "De la del mur"
E questo  è il link:
http://deladelmur.blogspot.it/2013/02/aspettando-le-macerie.html

domenica 24 febbraio 2013

Un pensiero di Sandro Pertini e buona domenica!

neve e sole



Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà.
(Sandro Pertini)


Buon voto a tutti!

Fra poco riuscirò a scrivere sul blog, quindi un caro saluto, e a presto.

Un grazie particolare a Sari.
Visto che bella giornata oggi???

Ciao,
Lara


giovedì 14 febbraio 2013

Auguri di amore e pace a tutti voi!


Grazie dei vostri cari commenti.
Oggi è venuto l'imbianchino.
Ho prima avuto l'influenza e anche una ricaduta, tuttora in corso, uffa!!! :)
Ragione per cui sembro davvero ebete. Non ci sento: le mie narici, ma soprattutto le mie orecchie sono intasate, sento una parola su tre  e forse neppure mi si capisce.

Ho avuto la fortuna di passare la prima parte dell'influenza, con il libro di Vitamina.
Un libro che fa pensare, un po' soffrire, ma soprattutto ammirare la forza e la lucidità della scrittrice.
"E' il freddo di questa notte" di Lorenza M. Mori - edito da Archivio Dedalus.
Chi può sostenere che il rapporto madre-figlia sia tra i più facili?

lunedì 4 febbraio 2013

Si sa come comincia, ma ...

Dopo un periodo di immobilismo, rasente a quella denominata comunemente depressione lieve, mi sono imposta di mettere un ingrediente in più nella mia vita: la disciplina.
Da bambina lo sono sempre stata, ma ho iniziato dall'adolescenza a sentirmi ribelle, che poi, per me, significa cercare di pensare con la mia testa e non avere paura di prendere posizione.
Se vale la pena.

Traducendo tutto questo in una breve sintesi, mi sono ritrovata a desiderare di mettere disciplina nel fare il lavoro che svolgo da alcuni anni: la casalinga.
Seguo un programma che mi aiuta molto in questo senso e dedico il tempo giusto per ... rinnovarmi.

La guida che seguo insiste con l'affermare che per acquisire un'abitudine, occorre almeno un mese.
All'inizio sembrerà difficile, ma più si insiste ad andare avanti, più l'abitudine si trasforma in routine, quindi si può fare ad occhi chiusi.


Sto andando bene, credo di poterlo affermare.

Ho qualche difficoltà nel visualizzare le cose che desidero come se fossero già fatte (altro punto della guida).

Per aiutarmi ho cercato su Google immagini e ora posto la foto che mi attrae immensamente e sulla quale mi eserciterò.


E' un foto apparsa sulla rivista AD, ineccepibile no???
Devo solo riuscire a cancellare il quadro appeso in fondo, perché non è il mio genere.

Ho cominciato a radunare preventivi di imbianchini, per via del colore che forse non saprei ottenere.
Senza contare che ci sono diverse altre stanze, ma per quelle va bene il bianco classico.

Conclusione: per un po' avrò meno tempo per il blog.

Ho deciso però, che anziché scriverci, verrò finalmente, nei momenti di pausa, a leggere i vostri.

Un caro saluto a tutti, grazie per le vostre sempre assidue e generose visite e ... a presto!
Lara






venerdì 1 febbraio 2013

Primo giorno di febbraio e la Candelora

E' iniziato febbraio.
Oggi qui è grigio e di fiorito rimane nel mio giardino soltanto il calicanto.
Ma nei giardini dei dintorni sono sbucati altri fiori.
Decido di rimettere qui un vecchio post del 2011 dove scrivo della Candelora e del suo significato.

bucaneve



Febbraio: Imbolc o Candelora

 

Febbraio deriva il suo nome da "februare" (purificare) o anche dalle cerimonie romane di espiazione, le "Februa" che si celebravano nella seconda metà del mese..


Il 2 febbraio - per noi il giorno della Candelora - si colloca a metà tra la notte più lunga dell'anno del Solstizio d' Inverno il 21 dicembre, e  L'Equinozio di Primavera il 21 marzo quando la notte è lunga quanto il giorno.


Il significato profondo di questo giorno (Candelora o Imbolc o Candlemas) è quello di una mistica rinascita.

 

Per questo Imbolc o la Candelora è definito,  fin dai tempi più antichi,  la Fonte della Giovinezza, per evidenziarne le sue virtù catartiche e rinnovatrici che si esplicano sia nello spirito che nel corpo...



Imbolc è una Fonte che sgorga dalle profondità del nostro spirito, per purificare, ringiovanire, dare inizio alla nuova vita nella luce che comincia sensibilmente ad aumentare.


Il simbolo più puro di questa purificazione è l'Unicorno, di cui ho scritto in un  post del 2009...


Le immagini sono prese in rete 


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