giovedì 18 aprile 2013

E così finisce un blog, non con uno schianto, ma con una nenia




Citando il conosciutissimo verso di Eliot, comunico che questo blog verrà chiuso.

Ho messo come immagine i fiori di tarassaco (chiamati anche 'dente di leone', perché sono parte importante del libro da cui ha preso nome il mio blog Estate incantata.


"Andarono in cantina col nonno e mentre lui decapitava i fiori, i ragazzi guardarono l'estate che luccicava sugli scaffali d'oro.File e file di bottiglie, vino di dente di leone.Erano tutte numerate e ormai erano quasi tutte piene.Una bottiglia lucente per ogni giorno d'estate.
- Ragazzi - disse Tom - è veramente una bella pensata imbottigliare giugno, luglio e agosto.
... L'estate non finisce mai del tutto. Ricorderò ogni attimo di questa stagione, per tutta la vita! - "

Che aggiungere a queste parole? Anche per me è sempre stato così e lo è tuttora.
Purtroppo i fiori, quei bei fiori di tarassaco così luminosi, come piccoli soli in mezzo all'erba, si trasformano troppo rapidamente in ... soffioni. 



Qualcuno sa resistere a non soffiarci su? :)))
Io no, poi si dice che - soffiando - si può esprimere un desiderio, come quando cade una stella.

Che sia una estate incantata per tutte voi, mie care amiche e amici...

Vi ringrazio tantissimo di avermi seguita, anzi, è questo che mi ha trattenuto dal chiuderlo prima. Ma c'è un tempo per ogni cosa ...

Virtuale o no, questi rapporti di cui ho goduto io, rimarranno nella mia memoria.
Grazie ancora.

Lara

mercoledì 10 aprile 2013

Obsolescenza programmata | Capire Il Signoraggio



Obsolescenza programmata | Capire Il Signoraggio

Affascinante e istruttivo video.
Guardatelo , se avete un po' di tempo.
Non risolviamo molto, ma capiamo qualcosa.

A presto!


Fonte: 



venerdì 29 marzo 2013

Quattro Parole che curano di Vivi Cervera e Buona Pasqua a tutti!.



Questo video mi sta aiutando e mi fa piacere condividerlo con chi lo desidera.

Ed è con questo che saluto tutti voi, amici e amiche, con l'augurio di una  Buona Pasqua.

Tanti e tanti auguri,
Lara

martedì 26 marzo 2013

La legge del formicaio sovrasta ogni formica




Forse l’avete letto in molti, ma mi piace trascrivere questa intervista di Antonello Caporale ad Ascanio Celestini



Ascanio Celestini usa le parole come un muratore fa con le pietre. Messe una sull'altra  oppure lasciate a terra, tenute strette da un bisogno, da un sogno, da una bestemmia, realizzano un pensiero, ci conducono al fondo dei nostri dubbi. 

Vive in una borgata romana, “dieci centimetri sotto l’appartamento dove sono nato. La mia bottega è quella di mio padre, e mia moglie è figlia del nostro ex portiere. Ci stiamo costruendo una casa nuova nella parallela della via dove abito. Tutta la mia vita in cento passi o poco più”.

Dalla borgata la crisi si vede più nera: “Cambiano i volti, sono facce scure, mediamente sole, e pronunciano parole violente. Frequento il bar e lì guardo e ascolto”.

-      La violenza ci difende dalla paura, non ti pare?
-       
“Dalla solitudine direi. A Morena, il nome della mia borgata appena dietro Ciampino, non c’è abitante che non abbia sgobbato una vita. Uno, due, tre lavori insieme. Hanno la lavatrice (la lavastoviglie non tutti), ma due o tre televisori e il computer e la verandina e il sottotetto. Hanno il salotto e la cucina Scavolini. Ma sono soli. Si sono costruiti una solitudine con grande fatica. E vedono quel minimo senso di benessere sfuggirgli di mano, andarsene via”.

Soli e disperati.

“Ti ricordi trent'anni fa cos'era un partito? La Dc o il PCI.  Se io e te eravamo iscritti al partito, o solo simpatizzanti o anche semplici elettori, avevamo punti di vista comuni. E il nostro punto di vista era in qualche modo simile a quello del segretario del partito. Era una comunanza di sguardo: guardavamo lo stesso orizzonte. Ed eravamo felici di esserlo”.

Era la comunione.

“Il mio destino è il tuo, la mia pena la tua, la mia felicità simile a quella che provi tu. La mia vita è un po’ la tua”.

 Oggi è l’opposto.

“Oggi godo tanto di più quanto più inveisco contro di te, mi sento distante da te e ti maledico. Altro che leader, sei lontano, devi sparire, mi porti solo guai. Sei un incompetente, un truffatore. E rubi, è il minimo che ti dico”. La crisi sconforta, e i conti li stanno pagando gli innocenti. Nessuno porta responsabilità quando invece c’è. Non è che si diventi cattivi perché l’umore cambia.

domenica 17 marzo 2013

Il Vero Matrix - prendi la pillola rossa e scopri cosa c'è dietro l'indu...

http://youtu.be/QboX1UR-ovw

Auguro a tutti una buona domenica, per prima cosa.
Poi mi scuso davvero per avervi trascurato così a lungo.
Vi ho letto attentamente ma senza rispondere.

Credo che mi passerà questa pigrizia o voglia di leggerezza. Per ora però mi sento molto in colpa verso tutti voi che avete continuato a seguirmi.


Un abbraccio a tutti e se volete, guardate il video.

Lara

venerdì 8 marzo 2013

8 marzo 2013: Per voi tutte, amiche di blogger



 A TE…

Ho ricevuto questa mail da Simona Oberhammer e la giro di cuore

a tutte le mie amiche blogger che sono tutte donne speciali.




A te che certe volte sei forte e altre sei fragile.

A te che ho visto piangere e poi rifiorire
innaffiata dalle tue lacrime.

A te che sei capace di farmi fare un sorriso
anche se le cose vanno male.

A te che sai capirmi, anche quando mi sento strana.

A te che anche quando mi fai arrabbiare sei sempre
la mia preferita.

A te che mi difendi perché mi vuoi bene.

A te che nei giorni in cui mi sembra di non aver niente
di buono sai farmi ritrovare l’autostima.

A te che mi confidi le tue pene d’amore e sai comprendere le mie.

A te che hai il coraggio di amare anche quando non è per niente facile.

A te che metti passione nei tuoi sogni.

A te che sai comprendere le mie paure e condividere le mie gioie.

A te ….perché sei una donna speciale…


Un abbraccio per questa giornata, siamo tutte speciali.
Lara

domenica 3 marzo 2013

Se qualcuno volesse firmare...





 Da http://temi.repubblica.it/micromega-online/



In mezzo a questo marasma, almeno un punto fermo mi rimane. E io ho firmato.

Qui c’è un bel sole.





Buona domenica a tutti!

martedì 26 febbraio 2013

26 febbraio 2013 - La ricaduta

  
 Ancora una volta siamo riusciti a stupire noi stessi.
Il popolo italiano è capace di tutto.
Ma non ho voglia di parlarne, preferisco il mutismo dopo tante parole e parolai.

Consiglio solo alcune voci.
Una è un'intervista a Ermanno Olmi da parte di Gabriella Colarusso su Lettera 43, del 23 febbraio scorso (link sotto)



DOMANDA. Cosa fa nel bosco tutto il giorno?

RISPOSTA. Penso, guardo gli alberi, gli animali, i tramonti, sempre straordinari, diversi. Riescono a non darmi mai il senso della ripetizione.

D. Non la spaventa il silenzio della campagna?

R. Mi spaventa il traffico cittadino, mi spaventa la metropoli che ha perduto ogni fisionomia di luogo abitativo. Al punto che chi è abituato alle sue accelerazioni è a disagio in vacanza, ciondola smarrito, senza un programma di condivisione col luogo, con le persone. Vivere in città è immolarsi a una divinità di cui non ho alcuna fisionomia giustificativa.


D. Eppure il mondo vive nelle metropoli, bisognerà trovare il modo di renderle più umane.

R. Non si riuscirà mai a rendere umana una metropoli, è come voler suonare il violino nelle officine dell'Ilva. Chi lo sentirebbe?

D. Nel suo ultimo libro, l'Apocalisse è il lieto fine, l'unica salvezza sembra la nostalgia, il rifugiarsi in una civiltà contadina che però non esiste più.

R. Il mio non è affatto sentimentalismo del retrò, o peggio malinconia. È una constatazione. A quella società contadina dalla quale siamo partiti ritorneremo, non per nostalgia ma per necessità. Oggi il problema è la sopravvivenza dell’uomo. Il cibo è il tema chiave.

D. A giudicare da come vanno le cose parrebbe il denaro il tema chiave, non il cibo.

R. Questa civiltà finanziaria, con la sua esplosione di falsa ricchezza, la sua speculazione bugiarda che ha creato una povertà generalizzata, non regge più. Il consumismo è l'ultima ideologia, ed è arrivata al capolinea.

http://www.lettera43.it/cultura/ermanno-olmi-su-crisi-cinema-e-politica_4367584995.htm


L'altra voce è del nostro amico blogger Giuliano del blog  "De la del mur"
E questo  è il link:
http://deladelmur.blogspot.it/2013/02/aspettando-le-macerie.html

domenica 24 febbraio 2013

Un pensiero di Sandro Pertini e buona domenica!

neve e sole



Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà.
(Sandro Pertini)


Buon voto a tutti!

Fra poco riuscirò a scrivere sul blog, quindi un caro saluto, e a presto.

Un grazie particolare a Sari.
Visto che bella giornata oggi???

Ciao,
Lara


giovedì 14 febbraio 2013

Auguri di amore e pace a tutti voi!


Grazie dei vostri cari commenti.
Oggi è venuto l'imbianchino.
Ho prima avuto l'influenza e anche una ricaduta, tuttora in corso, uffa!!! :)
Ragione per cui sembro davvero ebete. Non ci sento: le mie narici, ma soprattutto le mie orecchie sono intasate, sento una parola su tre  e forse neppure mi si capisce.

Ho avuto la fortuna di passare la prima parte dell'influenza, con il libro di Vitamina.
Un libro che fa pensare, un po' soffrire, ma soprattutto ammirare la forza e la lucidità della scrittrice.
"E' il freddo di questa notte" di Lorenza M. Mori - edito da Archivio Dedalus.
Chi può sostenere che il rapporto madre-figlia sia tra i più facili?

lunedì 4 febbraio 2013

Si sa come comincia, ma ...

Dopo un periodo di immobilismo, rasente a quella denominata comunemente depressione lieve, mi sono imposta di mettere un ingrediente in più nella mia vita: la disciplina.
Da bambina lo sono sempre stata, ma ho iniziato dall'adolescenza a sentirmi ribelle, che poi, per me, significa cercare di pensare con la mia testa e non avere paura di prendere posizione.
Se vale la pena.

Traducendo tutto questo in una breve sintesi, mi sono ritrovata a desiderare di mettere disciplina nel fare il lavoro che svolgo da alcuni anni: la casalinga.
Seguo un programma che mi aiuta molto in questo senso e dedico il tempo giusto per ... rinnovarmi.

La guida che seguo insiste con l'affermare che per acquisire un'abitudine, occorre almeno un mese.
All'inizio sembrerà difficile, ma più si insiste ad andare avanti, più l'abitudine si trasforma in routine, quindi si può fare ad occhi chiusi.


Sto andando bene, credo di poterlo affermare.

Ho qualche difficoltà nel visualizzare le cose che desidero come se fossero già fatte (altro punto della guida).

Per aiutarmi ho cercato su Google immagini e ora posto la foto che mi attrae immensamente e sulla quale mi eserciterò.


E' un foto apparsa sulla rivista AD, ineccepibile no???
Devo solo riuscire a cancellare il quadro appeso in fondo, perché non è il mio genere.

Ho cominciato a radunare preventivi di imbianchini, per via del colore che forse non saprei ottenere.
Senza contare che ci sono diverse altre stanze, ma per quelle va bene il bianco classico.

Conclusione: per un po' avrò meno tempo per il blog.

Ho deciso però, che anziché scriverci, verrò finalmente, nei momenti di pausa, a leggere i vostri.

Un caro saluto a tutti, grazie per le vostre sempre assidue e generose visite e ... a presto!
Lara






venerdì 1 febbraio 2013

Primo giorno di febbraio e la Candelora

E' iniziato febbraio.
Oggi qui è grigio e di fiorito rimane nel mio giardino soltanto il calicanto.
Ma nei giardini dei dintorni sono sbucati altri fiori.
Decido di rimettere qui un vecchio post del 2011 dove scrivo della Candelora e del suo significato.

bucaneve



Febbraio: Imbolc o Candelora

 

Febbraio deriva il suo nome da "februare" (purificare) o anche dalle cerimonie romane di espiazione, le "Februa" che si celebravano nella seconda metà del mese..


Il 2 febbraio - per noi il giorno della Candelora - si colloca a metà tra la notte più lunga dell'anno del Solstizio d' Inverno il 21 dicembre, e  L'Equinozio di Primavera il 21 marzo quando la notte è lunga quanto il giorno.


Il significato profondo di questo giorno (Candelora o Imbolc o Candlemas) è quello di una mistica rinascita.

 

Per questo Imbolc o la Candelora è definito,  fin dai tempi più antichi,  la Fonte della Giovinezza, per evidenziarne le sue virtù catartiche e rinnovatrici che si esplicano sia nello spirito che nel corpo...



Imbolc è una Fonte che sgorga dalle profondità del nostro spirito, per purificare, ringiovanire, dare inizio alla nuova vita nella luce che comincia sensibilmente ad aumentare.


Il simbolo più puro di questa purificazione è l'Unicorno, di cui ho scritto in un  post del 2009...


Le immagini sono prese in rete 


giovedì 31 gennaio 2013

Ultimo giorno di gennaio

Di Susan Rios




Il "corpo della donna", non è quest'idolo pagano, questo nudo di cortigiana che Hippolyte Taine e Pierre Louys hanno esumato dai secoli greci... 

La donna è in primo luogo, al tempo dell'infanzia, la madre, la madre che è una veste, una gonna tra le cui pieghe ci siamo rifugiati da bambini, per cercarvi un angolo caldo dove addormentarci.


Alain-Fournier


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