Ancora una volta siamo riusciti a stupire noi stessi.
Il popolo italiano è capace di tutto.
Ma non ho voglia di parlarne, preferisco il mutismo dopo tante parole e parolai.
Consiglio solo alcune voci.
Una è un'intervista a Ermanno Olmi da parte di Gabriella Colarusso su Lettera 43, del 23 febbraio scorso (link sotto)
DOMANDA. Cosa fa nel bosco tutto il giorno?
RISPOSTA. Penso, guardo gli alberi, gli animali, i tramonti, sempre straordinari, diversi. Riescono a non darmi mai il senso della ripetizione.
D. Non la spaventa il silenzio della campagna?
R. Mi spaventa il traffico cittadino, mi spaventa la metropoli che ha perduto ogni fisionomia di luogo abitativo. Al punto che chi è abituato alle sue accelerazioni è a disagio in vacanza, ciondola smarrito, senza un programma di condivisione col luogo, con le persone. Vivere in città è immolarsi a una divinità di cui non ho alcuna fisionomia giustificativa.
D. Eppure il mondo vive nelle metropoli, bisognerà trovare il modo di renderle più umane.
R. Non si riuscirà mai a rendere umana una metropoli, è come voler suonare il violino nelle officine dell'Ilva. Chi lo sentirebbe?
D. Nel suo ultimo libro, l'Apocalisse è il lieto fine, l'unica salvezza sembra la nostalgia, il rifugiarsi in una civiltà contadina che però non esiste più.
R. Il mio non è affatto sentimentalismo del retrò, o peggio malinconia. È una constatazione. A quella società contadina dalla quale siamo partiti ritorneremo, non per nostalgia ma per necessità. Oggi il problema è la sopravvivenza dell’uomo. Il cibo è il tema chiave.
D. A giudicare da come vanno le cose parrebbe il denaro il tema chiave, non il cibo.
R. Questa civiltà finanziaria, con la sua esplosione di falsa ricchezza, la sua speculazione bugiarda che ha creato una povertà generalizzata, non regge più. Il consumismo è l'ultima ideologia, ed è arrivata al capolinea.
http://www.lettera43.it/cultura/ermanno-olmi-su-crisi-cinema-e-politica_4367584995.htm
L'altra voce è del nostro amico blogger Giuliano del blog "De la del mur"
E questo è il link:
http://deladelmur.blogspot.it/2013/02/aspettando-le-macerie.html