Italia senza memoria audiovisiva<br>«No chiusura Discoteca di Stato» - Culture - l'Unità:
Il link sopra è un articolo dal quotidiano L'Unità del 12 luglio che chiedo a tutti di leggere attentamente.
La soppressione dell'Istituto centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ex Discoteca di Stato), inclusa nel Decreto legge 95 (la cosiddetta “spending review”) sta sollevando forti polemiche e preoccupazioni. E sul web è scattato un appello e una raccolta firme per chiedere al governo di ripensarci: CLICCA QUI PER FIRMARE L'APPELLO.
«L'Associazione Italiana Biblioteche (AIB) esprime contrarietà e preoccupazione per la soppressione dell'Istituto centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, inclusa nel Decreto legge 95». È quanto comunica l'AIB stessa in una nota nella quale precisa inoltre che «l'Istituto, già Discoteca di stato, sin dal 1928 raccoglie e conserva la documentazione sonora e audiovisiva nazionale che costituisce la memoria storica orale del nostro Paese. Il provvedimento, giunto totalmente inaspettato e di cui si fatica a comprendere la ratio, compromette gravemente la tutela della memoria culturale della Nazione. L'AIB - prosegue la nota - da diversi anni sostiene la necessità di una razionalizzazione del comparto delle biblioteche statali. 'Abolire un ente come l'Istituto centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi - spiega Stefano Parise, presidente nazionale AIB - non migliora l'efficienza della macchina statale e non contribuisce al risanamento del bilancio dello stato. Serve piuttosto una razionalizzazione vera e la riqualificazione dell'intervento statale per concentrare le risorse sui servizi autenticamente nazionali, individuati sulla base delle competenze fondamenta li dello Stato e della rispondenza ai bisogni dell'intera organizzazione bibliotecaria italiana'. L'AIB chiede al Ministro Ornaghi un incontro urgente per illustrare il progetto per la Biblioteca Nazionale d'Italia - conclude la nota - che includa le attuali biblioteche nazionali centrali di Roma e Firenze, l'Istituto Centrale per il Catalogo Unico, l'Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi e l'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario. Alla Biblioteca Nazionale d'Italia dovrebbe essere garantita autonomia, sotto il profilo scientifico e sotto quello finanziario-amministrativo. Un paese senza biblioteche efficienti è un paese senza memoria e senza futuro».
Se credete, potete firmare e divulgare a vostra volta.
A me sembra un fatto doloroso e inquietante, che non riesco a giustificare.
Grazie a tutti!!!