A proposito della cerimonia del tè, si nota, leggendo, che, nonostante si tratti di un lungo rituale, ricco di attenzioni, di sensibilità, di elementi, fra tutto campeggia la sobrietà.
Sobrietà che da noi è un termine quasi dimenticato, per cui cito un libro uscito di recente, scritto da Antonio Galdo, dal titolo "Non sprecare" - edito da Einaudi.
"Siamo diventati tutti spreconi, terribilmente spreconi. Per i motivi più svariati: abitudine, indifferenza, distrazione. O anche miopia o vizio.
Viviamo con l'orologio sincronizzato nel tempo della società 'usa e getta' e siamo ossessionati da uno stile, ormai diventato naturale, che si traduce nella cancellazione della parola sobrietà diventata fuori moda, e nello sperpero di cose tangibili, dalle risorse naturali al cibo, e di beni immateriali.
I più importanti, quelli che non hanno prezzo, non si trovano sul mercato, eppure ci appartengono come parte integrante della persona umana. La vita (e il suo dopo, cioé la morte), la salute, la bellezza, il tempo, le parole, il talento.
La lotta contro lo spreco, che cova come un serpente dentro ciascuno di noi, è affidata allo sforzo di alcune minoranze. Magari anche di singole persone, forti e coraggiose. Sono loro che invocano e praticano il dittico «Non sprecare».
I nostri frigoriferi traboccano di cibo che neanche tocchiamo prima di gettarlo nella spazzatura. Nei nostri armadi non riusciamo più a infilare vestiti e scarpe perché sono troppi e non ci servono.
Distruggiamo risorse naturali che la Terra non è più in grado di riprodurre.
Ma innanzitutto sciupiamo corpi ed anime. Di fronte allo spreco, ci arrendiamo. Alziamo le mani.
Per scrivere questo libro ho incontrato padri e figli, mamme del cuore e della pancia, monaci e scienziati, uomini di fede e non credenti, mercanti e servitori dello stato, geni dell'arte e visionari del volontariato a mille dimensioni, capi di piccole comunità ed eredi di grandi imperi economici.
Ho cercato di scoprire, dentro ciascuno di loro, il seme di una resistenza a ciò che sembra ineluttabile.
Sono andato a vedere che cosa accade in tanti regni geografici del benessere, in Europa, in America, in Cina. E mi sono convinto che la battaglia contro lo spreco è tutta da combattere, anche con gioia, perché è una straordinaria avventura verso un nuovo stile di vita.’
Dal sito dell'editore Einaudi