sabato 6 dicembre 2008

L'impermeabile giallo

Ha un impermeabile giallo, da marinaio. Lo ha acquistato ieri in un piccolo negozio dove vendevano anche marmellate, cioccolatine, mangime per uccelli, maschere da mare, liquori dai colori velenosi.

“Mamma, guarda che bello, è del colore degli stivali di gomma, lo compriamo?”
La donna lo infila nel cestino di plastica. Si avvicinano alla cassa ed escono per tornare a casa, dopo la spesa.
Il cielo è color opale, glielo ha detto la mamma e lui non sa che cos’è un opale. Chissà perchè quella parola sconosciuta gli fa pensare ad un pianeta lontano, di qualche galassia sperduta. Un pianeta grigio e fumoso di freddo.
Il cielo non promette bene e la sera non ci sono le stelle. L’estate è finita e bisogna infilarsi il golf per uscire a passeggio.
La notte ci sono stati tuoni e lampi e lui si è svegliato felice: “Mamma andiamo sulla spiaggia bagnata? Mi metto l’impermeabile e gli stivali.”

Escono lui e la mamma nella mattina di settembre. La spiaggia è quasi deserta e il mare ha il colore del cielo, immobile, irreale dopo la tempesta.

Si allontana solo, a grandi passi sprofondando orme nella sabbia bagnata. Ogni tanto si volta per guardare la madre che lo segue con gli occhi.

“Mamma mamma vieni, il mare ha portato le conchiglie”

La madre sbuffa, ma si avvicina lentamente, stringendosi la giacca per il freddo cui non si era più abituati.

Passeggiano sulla battigia e cadenzando una danza, si piegano a turno per raccogliere sassi di vetro e conchiglie.

Incontrano un uomo, la madre lo guarda e lo saluta. L’uomo lo accarezza sulla testa e gli chiede come si chiama. Lei risponde, ma ha fretta di andarsene. Lui pensa che è infastidita dal fatto che l’uomo li ha interrotti nella loro ricerca. L’uomo gli sembra imbarazzato e si allontana.

La madre lo prende per mano, è una mano nervosa, devono tornare. Lui non capisce, ma una strana sensazione gli impedisce di insistere. Alza gli occhi e incontra quelli di sua madre, lo stesso grigio del cielo e del mare. Torneranno azzurri con il bel tempo.

“Mamma cos’hai?”
“Solo un po’ di nostalgia”.

“Che cos’è la nostalgia?”

“Quando vorresti che qualcosa tornasse e non può tornare”.

“Torneremo sulla spiaggia?”

“Non lo so, forse”.

La nostalgia ha i contorni freddi di una giornata di settembre, la quiete solitaria dopo la tempesta.

" Anteprime" di Micol Perfigli
Racconti e poesie
da: Vertici Network

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