domenica 14 dicembre 2008

Le fate dei fiori

Le fate sono state e forse ancora oggi sono considerate gli spiriti guardiani dei boschi e dei giardini.

Da bambina amavo molto i libri con le fate, fiabe - quasi sempre illustrate - dove la fata con la sua bacchetta magica, riportava il lieto fine, ripristinando il valore della Giustizia.
Ad ogni tipo di fiore è assegnata una fata guardiana.


Per esempio, la fata della rosa è graziosa, fragile e aureolata di una dolce luce: si può invocare per realizzare i desideri d'amore e gli affetti.

La fata del ciclamino è di carattere dolce e riservato e può essere chiamata per propiziare benessere, energia, meditazione, sicurezza.

La fata della margherita è invece solare, cordiale e amabile: dona amore, vitalità, gioia di vivere; a differenza di quella del giglio, altera e taciturna, alla quale tuttavia si può chiedere sostegno nello studio, nella carriera, nel lavoro, nella volontà.


La fata del tulipano è vanitosa e poco socievole, ma può essere utile per i più ambiziosi.

La fata dell'orchidea, bellissima, sensibile e poetica, propizia il talento e la riuscita di artisti, scrittori, poeti.

Romantica e svolazzante, ma non frivola, è la fata del papavero, che protegge la casa e le persone.

Nobile e generosa, quella del geranio che difende dall'invidia.

Orgogliosa, passionale, volitiva e selvaggia è la fata della lavanda che allontana gli spiriti maligni e protegge da streghe e sortilegi.


Le fate dei fiori si dedicano dunque interamente al mondo vegetale, a tutte le specie di erbe, piante, fiori - che rivitalizzano costantemente grazie alla loro energia eterica e spirituale. Esse aiutano a trasmutare gli elementi chimici e catalizzano l'energia dell'atmosfera, affinché i fiori possano assimilarla.

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