"Pupilla contro pupilla: guardandoti negli occhi da vicino scovo nel tuo cristallino un microscopico cinema.
Lo sapeva anche Platone: 'Hai tu notato che l'aspetto di chi guarda nell'occhio di chi gli sta di fronte, si riflette come in uno specchio in quella parte che chiamiamo pupilla, così da essere l'immagine precisa di chi ti rimira?".
Specchiarsi nell'occhio di un altro,
Così in certi romanzi gialli il detective riesce a scoprire l'assassino: ricercando nella pupilla dell'uomo ucciso l'impronta, la cicatrice visiva, di ciò che l'uomo ha visto un attimo prima di morire.
Il mago frate astrologo poeta filosofo e alchimista Tommaso Campanella era consapevole del grande potere contenuto in certi scambi di sguardo:
'L'occhio manifesta molte cose magiche, poiché quando un uomo incontra un altro, pupilla contro pupilla, il bagliore più potente dell'uno acceca, seduce e domina l'altro che non può sostenerlo e trasmette spesso sul più debole la passione che egli possiede: gli amanti l'amore, i collerici il disdegno, i turbati la tristezza..."
Dal libro di Alfonso Lentini "Piccolo inventario degli specchi" - Stampa Alternativa.
Lo sapeva anche Platone: 'Hai tu notato che l'aspetto di chi guarda nell'occhio di chi gli sta di fronte, si riflette come in uno specchio in quella parte che chiamiamo pupilla, così da essere l'immagine precisa di chi ti rimira?".
Specchiarsi nell'occhio di un altro,
Così in certi romanzi gialli il detective riesce a scoprire l'assassino: ricercando nella pupilla dell'uomo ucciso l'impronta, la cicatrice visiva, di ciò che l'uomo ha visto un attimo prima di morire.
Il mago frate astrologo poeta filosofo e alchimista Tommaso Campanella era consapevole del grande potere contenuto in certi scambi di sguardo:
'L'occhio manifesta molte cose magiche, poiché quando un uomo incontra un altro, pupilla contro pupilla, il bagliore più potente dell'uno acceca, seduce e domina l'altro che non può sostenerlo e trasmette spesso sul più debole la passione che egli possiede: gli amanti l'amore, i collerici il disdegno, i turbati la tristezza..."
Dal libro di Alfonso Lentini "Piccolo inventario degli specchi" - Stampa Alternativa.