domenica 22 febbraio 2009

Latte e miele

"Io semplicemente mi rifiuto di considerare l'obbedienza una virtù, la curiosità un peccato e l'ignoranza del bene e del male uno stato ideale"

Queste parole sono state scritte da Alice Miller ne "Il risveglio di Eva".

Secondo Fromm l'amore materno presenta due aspetti: quello di tutte le cure necessarie perché il bambino viva e cresca e quello di infondergli l'amore per la vita, il senso che la vita e' bella, la gioia di vivere.

I due aspetti corrispondono rispettivamente ai biblici "latte" e "miele". Molte le madri che sono in grado di dare il "latte", poche quelle che oltre al "latte" sanno dare anche il "miele", perché solo una donna felice può dare anche il "miele", cioè contagiare il bambino con la sua felicita'.

L'essere umano può assumere un ruolo di creatore in vari modi, uno dei quali è l'amore per i propri figli.

"Oggi gli adulti si preoccupano molto che i bambini siano competenti ed efficienti, che sappiano usare il computer e conoscano le lingue straniere, e dimenticano invece quanto sia importante la fantasia.

La fantasia ci aiuta a vivere. In un futuro già presente, l'identità personale sarà sempre meno legata alla professione, poche persone potranno dire di sé: sono un ragioniere, un medico. Per molti il lavoro sarà un'attività marginale, provvisoria, mutevole. Diviene perciò necessario trovare altri interessi, altri luoghi di incontro, altri rapporti. In poche parole: inventarsi una vita." scrive Silvia Veggetti Finzi.

Scrive invece Janet Frame :
"...mi trovai ad assumere la parte a cui più ero abituata, quella della persona passiva la cui vita viene pianificata per lei mentre lei, per paura di essere punita o di suscitare reazioni, non osa rifiutare."
(pag. 470 di Un angelo alla mia tavola – Einaudi Tascabili)

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