Personalmente ho sempre pensato che per capire l'Altro, occorra aver provato le sue esperienze.
Trovo quindi in questo libro come una conferma ...
(Estratto dal libro di Aldo Carotenuto)
I momenti in cui siamo più autentici, paradossalmente sono quelli in cui siamo più "folli", disancorati dalla realtà: come quando sogniamo.
Allora ogni cosa assume un significato più vero, quasi viscerale. L'amore, la morte, la bellezza, il dolore non sono più soltanto metafore di quella vignetta che è la vita quotidiana, con i suoi inutili affanni e falsi dilemmi, ma i nostri amori, la nostra morte, il nostro dolore...
È inutile ingannarsi sulle possibilità altruistiche dell'animo umano: comprendiamo il dolore altrui solo quando lo abbiamo vissuto in prima persona. Le immagini di morte che ci rimandano i nostri televisori non ci colpiranno quanto la morte di una persona amata. La Fame di un bambino del Terzo Mondo non sarà mai la nostra fame o quella di nostro figlio.
La personalità costituisce un tratto, una bellezza interna, una forza che dà luce al nostro sguardo, una veridicità che ci rende unici. Ma in questo percorso di auto-conoscenza dobbiamo arrenderci all'idea che "l'uomo è misura di tutte le cose" in quanto non esiste comprensione che sia estranea ai propri limiti esperienziali.
"Attraversare la vita" - Aldo Carotenuto - ed. Bompiani
Da Centro Studi Psicologia Letteratura