Il blog di Tonino: L'Italia del 1931
L'Italia del 1931
Questo post è stato scritto da Tonino su Il blog di Tonino, scoperto per caso e per fortuna, proprio stasera.
Il link è all'inizio
"Nel 1931, quando sono venuto al mondo, se avessi subito potuto guardarmi attorno, avrei visto il seguente panorama.
L’Italia con circa 41 milioni di abitanti. Attivi il 44,4%, di cui il 51,7% in Agricoltura, il 26,3% nell’Industria e il 22% nei Servizi.
Il prodotto interno lordo era così ripartito: agricoltura il 38,3%, industria il 25,1%, terziario il 24,3%, del quale il 12,3% nell’amministrazione pubblica.
Nella popolazione quelli che lavoravano erano 18.212.000 ed i non attivi erano 22.831.000.
La paga mensile era circa:
contadino £. 90,
operaio £. 200,
impiegato £. 270,
ragioniere £.350,
alto dirigente da 900 a 1000 £.
L’Italia toccò in quest’anno e nel seguente il punto più basso della crisi economica del ’29, scatenata dall’alta finanza USA, con uno dei maggiori tributi mondiali, imposti dal Regime, come da questi pochi cenni:
crollo dei titoli azionari del 40%,
l’agricoltura perde l’11%,
l’industria manifatturiera il 15%,
la disoccupazione sale ad un milione di unità,
i fallimenti sono 14.000.
Questo il prezzo del “risanamento” delle banche e .. dei banchieri:
le imposte passano in 8 anni da 12 a 21 miliardi di lire,
il pane al costo di 2 £/kg ha 60 cent. di tasse e più ancora per sale e zucchero che su 7,45 £/kg ben 5.32 sono di tassa governativa.
falliscono le banche di Stato austriaca e tedesca.
Gli USA “esigono” il pagamento dei debiti.
E’ un quadro che stiamo rivivendo oggi, nel 2012. Allora pagarono quasi solamente quelli di sempre, come oggi.
Da allora, nel ’31, alla fine della guerra, furono anni di sofferenze, di dittature, di rivincite colonialiste e cinque di guerra mondiale con 60 milioni di morti ed infinite stragi bestiali, distruzioni, rovine e fame fino al capolinea, nel 1945."
A me sembra interessante, e non solo come quadro storico.
Grazie a Tonino.
L'Italia del 1931
Questo post è stato scritto da Tonino su Il blog di Tonino, scoperto per caso e per fortuna, proprio stasera.
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"Nel 1931, quando sono venuto al mondo, se avessi subito potuto guardarmi attorno, avrei visto il seguente panorama.
L’Italia con circa 41 milioni di abitanti. Attivi il 44,4%, di cui il 51,7% in Agricoltura, il 26,3% nell’Industria e il 22% nei Servizi.
Il prodotto interno lordo era così ripartito: agricoltura il 38,3%, industria il 25,1%, terziario il 24,3%, del quale il 12,3% nell’amministrazione pubblica.
Nella popolazione quelli che lavoravano erano 18.212.000 ed i non attivi erano 22.831.000.
La paga mensile era circa:
contadino £. 90,
operaio £. 200,
impiegato £. 270,
ragioniere £.350,
alto dirigente da 900 a 1000 £.
L’Italia toccò in quest’anno e nel seguente il punto più basso della crisi economica del ’29, scatenata dall’alta finanza USA, con uno dei maggiori tributi mondiali, imposti dal Regime, come da questi pochi cenni:
crollo dei titoli azionari del 40%,
l’agricoltura perde l’11%,
l’industria manifatturiera il 15%,
la disoccupazione sale ad un milione di unità,
i fallimenti sono 14.000.
Questo il prezzo del “risanamento” delle banche e .. dei banchieri:
le imposte passano in 8 anni da 12 a 21 miliardi di lire,
il pane al costo di 2 £/kg ha 60 cent. di tasse e più ancora per sale e zucchero che su 7,45 £/kg ben 5.32 sono di tassa governativa.
falliscono le banche di Stato austriaca e tedesca.
Gli USA “esigono” il pagamento dei debiti.
E’ un quadro che stiamo rivivendo oggi, nel 2012. Allora pagarono quasi solamente quelli di sempre, come oggi.
Da allora, nel ’31, alla fine della guerra, furono anni di sofferenze, di dittature, di rivincite colonialiste e cinque di guerra mondiale con 60 milioni di morti ed infinite stragi bestiali, distruzioni, rovine e fame fino al capolinea, nel 1945."
A me sembra interessante, e non solo come quadro storico.
Grazie a Tonino.