Per proseguire il post di ieri riguardante la laurea ad honorem a Jean Claude Trichet, metto il link ad un altro articolo, per me decisamente importante, sempre a cura di F. Berardi Bifo, da Unicomm datato 23 maggio 2010, estrapolandone una piccola parte.
Da quel momento in poi l'Università è stata destinata alla modellazione del lavoro cognitivo precario, alla produzione di una distesa di tempo cognitivo ricombinabile secondo le esigenze del capitale, ma privato della capacità di autoriflessione. L'atto finale di questo processo è il ridimensionamento drastico dell'investimento per la scuola pubblica, lo smantellamento di quella struttura che ha reso possibile la civiltà moderna. La funzione civilizzatrice della scuola viene disattivata, poco alla volta.In un documento del 1996 pubblicato dall'Ufficio studi dell'Ocse, Christian Morrison scriveva:
È quello che è accaduto in questi anni e che viene accelerato con misure devastanti come il diktat Gelmini, e come quelle che saranno costrette a prendere Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda.
L'articolo intero è segnalato sotto. Basta cliccarlo.
Università anno zero La distruzione degli atenei, la Carta di Bologna del '99, il ruolo del cognitariato
Il neretto è mio
L'immagine è presa dal web
Biblioteca dell'Università di Bologna |
L'autonomia dell'Università è stata progressivamente inibita e ridotta, fino a essere definitivamente cancellata per decreto quando, nel 1999, rappresentanti politici e accademici dei diversi paesi dell'Ue si riunirono a Bologna per programmare e certificare l'estinzione dell'Università. La scelta del luogo non poteva essere più opportuna visto che qui, secondo la leggenda, l'Università sarebbe nata. Il dispositivo essenziale dell'eliminazione è consistito nella definizione di un criterio di valutazione e di organizzazione del sapere che si colloca dichiaratamente al di fuori dei campi specifici del sapere stesso: il criterio della redditività economica, della funzionalità e rispondenza alle necessità del mercato del lavoro e del mercato in generale. Atto di imperialismo epistemico fondativo dell'homo oeconomicus di cui parla Foucault nel suo seminario del 1979 (pubblicato con il titolo Naissance de la biopolitique). Atto che sancisce la dipendenza dei saperi, della ricerca e dell'educazione da un sapere tecnico che pomposamente si definisce "scienza dell'economia".
Da quel momento in poi l'Università è stata destinata alla modellazione del lavoro cognitivo precario, alla produzione di una distesa di tempo cognitivo ricombinabile secondo le esigenze del capitale, ma privato della capacità di autoriflessione. L'atto finale di questo processo è il ridimensionamento drastico dell'investimento per la scuola pubblica, lo smantellamento di quella struttura che ha reso possibile la civiltà moderna. La funzione civilizzatrice della scuola viene disattivata, poco alla volta.In un documento del 1996 pubblicato dall'Ufficio studi dell'Ocse, Christian Morrison scriveva:
"Se rifiutiamo di immatricolare i loro figli, le famiglie si ribelleranno violentemente, ma non lo faranno di fronte a un abbassamento graduale della qualità dell'insegnamento".
È quello che è accaduto in questi anni e che viene accelerato con misure devastanti come il diktat Gelmini, e come quelle che saranno costrette a prendere Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda.
L'articolo intero è segnalato sotto. Basta cliccarlo.
Università anno zero La distruzione degli atenei, la Carta di Bologna del '99, il ruolo del cognitariato
Il neretto è mio
L'immagine è presa dal web