Il 25 aprile 2012 è il 67° Anniversario della liberazione d'Italia dall'occupazione nazifascista
Esiste un libro "La Controrivoluzione preventiva" di Luigi Fabbri pubblicato nel 1922 di cui si possono trovare notizie in rete e del quale riporto alcune righe dalla IV di copertina:
"Nel 1922 Luigi Fabbri compiva quarantacinque anni, era maestro elementare a Corticella in provincia di Bologna e militante anarchico da oltre vent'anni e, per questo, aveva subìto intimidazioni e bastonature da parte dei fascisti. La sua riflessione sul fascismo è anzitutto quella di un testimone che ha visto una città 'rossa' come Bologna diventare, nel volgere di pochi mesi, una roccaforte e anzi la "culla" del fascismo e della reazione anti-proletaria.
Dinanzi a un fenomeno nuovo e difficile da interpretare, la Controrivoluzione preventiva delineava il formarsi di una cultura reazionaria di massa promossa dallo Stato e dalla borghesia «con la triplice azione combinata della violenza illegale fascista, della repressione legale governativa e della pressione economica derivante dalla disoccupazione». ..."
Altri pensieri:
- La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano.Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline.
- Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. Ecco, se a me socialista offrissero la realizzazione della riforma più radicale di carattere sociale, ma… privandomi della libertà, io la rifiuterei, non la potrei accettare. [...] Ma la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero.
(Sandro Pertini)
- Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.
(Piero Calamandrei)
Foto da Rai News 24 |
Un fatto accaduto a Roma pochi giorni fa, il 21 aprile, è riportato su Rai News24