"La lettura potrebbe essere l'ultimo
comportamento privato che non sia patologico né perseguibile.
È di certo
l'ultimo rifugio dall'epidemia del tempo reale. Perché la corrente della
narrativa esonda dagli argini del reale.
Il racconto denuda il lettore,
tenendolo in un luogo che il tempo non può raggiungere.
Il potere di un libro
sta nella sua capacità di cancellarci, di espandersi o contrarsi senza limite,
di girarsi intorno senza inizio né fine, di sfidare i nostri orari immaginari e
lasciarci spogli per concederci scatti più essenziali.
Le pagine che leggiamo
sono un non-tempo, e scorrono molto lontano dalla pubblica arena. Fin tanto che
rimaniamo lì, l'adesso si rivela la più audace delle invenzioni."
Richard Powers, "The Paris Review,
Il Libro per Aerei, Treni, Ascensori e Sale d'Attesa", Fandango, Roma,
2012