Forse debbo fermarmi a riconsiderare i motivi che mi hanno spinto a riprendere questo blog, dopo quasi un anno di assenza.
So che, prima o poi, a molti blogger capita di farsi la medesima domanda: che cosa ci faccio qui? E quale è il motivo per cui appiccico immagini e scrivo parole che poi verranno lette da altri?
Ho forse il pomposo ardire di credere di far riflettere chi capita sul mio blog? Di "educare", insomma?
Dentro di me forse è rimasta una fiammella di questo spirito educativo.
Dentro di me forse è rimasta una fiammella di questo spirito educativo.
Per esempio mi piace pensare che, parlando del ciclo delle stagioni o di un prato, o di animali, qualcuno, leggendomi, possa iniziare a guardarsi meglio attorno.
Ma perché dovrebbe succedere proprio leggendo il mio blog?
Fra l'altro sappiamo che la Natura non è solo una oasi di paradiso, la Natura è anche crudele.
Ma perché dovrebbe succedere proprio leggendo il mio blog?
Fra l'altro sappiamo che la Natura non è solo una oasi di paradiso, la Natura è anche crudele.
Può esserci, da parte di chi scrive, un EGO delirante che cerca di sfondare tra gli altri blogger, di essere "meglio", di farsi notare con storielle melense o accattivanti?
Di blogger così ne ho visti, ma di solito non li frequento se non per la curiosità di capire cosa li spinge a scrivere estrapolando da sussidiari delle scuole elemenari e avendo comunque un grande seguito.
Ho pensato: forse mi sento sola, forse ho bisogno di qualcuno con cui dialogare, se pure in modo virtuale... Può essere.
Ho pensato: forse mi sento sola, forse ho bisogno di qualcuno con cui dialogare, se pure in modo virtuale... Può essere.
E ancora: non ho niente da vendere, non sono neppure iscritta ad Adsense, a Sprintrade... non debbo fare pubblicità a miei prodotti, libri ...
Credo che il motore per me sia ... condividere. Condivido con altri blogger quello che mi piace, quello che mi sembra degno di attenzione per una società civile.
A mia volta leggo i blog che preferisco, ma vado cercando anche altre opinioni. Ritengo che vedere il mondo, sia guardarlo da diverse angolazioni.
Ecco, le angolazioni per me sono importanti: cado spesso nei tranelli del dogma, ma qualcuno più sveglio di me, mi riconduce ad un'apertura di cui sono grata.
Per oggi basta: pubblico e vado a prendermi un altro caffè.Devo aggiungere comunque, che questa mia, che ha tutta l'aria di essere una giustificazione, è dovuta al dottor Vincenzo Cucinotta che pubblicamente ... ringrazio.