"Le donne non possono sottrarsi. Se cambiamento deve esserci, quello siamo noi. Se cambiamento deve esserci, ogni donna deve farlo. Se dev'esserci cambiamento nel mondo, noi donne abbiamo il nostro mondo per aiutare a raggiungerlo...
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Se state per fuggire, per affrontare un rischio, osando agire in modo vietato, allora scovate le ossa più profonde, fecondando gli aspetti naturali e selvaggi delle donne, della vita, degli uomini, dei bambini della terra.
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Una donna deve scuotere di più la testa, avere più intuito, più vita creativa, più solitudine, più compagnia di donne, più vita naturale, più cucina di parole e idee.
Deve riconoscere meglio la sororità, la semina, le radici,... la poesia, la pittura di favole...
Possiamo tutte affermare di essere socie dell'antico clan delle cicatrici, orgogliosamente portare le cicatrici del nostro tempo, scrivere segreti sui muri, rifiutare di vergognarci."
BOLOGNA – 13 febbraio, ore 14,30, P.zza XX settembre, nei pressi della stazione ferroviaria
Il testo sopra è prelevato da qui:
Clarissa Pinkola Estés "Donne che corrono coi lupi" - Frassinelli 1993