lunedì 13 dicembre 2010

Speriamo che non se ne accorga nessuno

Paolo Vergnani è uno psicologo attore, la cui biografia può essere trovata su Wikipedia

Il titolo di questo post si riferisce al seguente suo scritto:

"Ad agosto ho compiuto cinquanta anni.
E che uno lo voglia o no, si ferma a pensare.
Magari a come percepivi un cinquantenne quando eri un bambino.
Quando pensavi che stavi crescendo mentre lui era già cresciuto.
Che cosa voleva dire essere cresciuto?

Nella testa di un bambino voleva dire che poteva fare cose che a te erano vietate. Voleva dire che non aveva paure e nemmeno desideri, che poi da grande  potresti anche pensare che le due cose vanno di pari passo; voleva dire che sapeva molte più cose, che sbagliava meno, che nessuno lo avrebbe sgridato.

Questo pensavi da bambino.

Poi arrivi a cinquanta anni.
E ti rendi conto del fatto che hai paure, tante, e anche desideri.

Che ci sono troppe cose che non sai, che hai sbagliato e continui a sbagliare e quando qualcuno te lo fa notare a volte ti fa male.

Allora non capisci se c'è qualcosa che non funziona in te o se qualcuno ha barato.
Possibile che tu non sia cresciuto se non nel giro vita?

E ti spaventi e ti vergogni anche un po', sperando che gli altri non se ne accorgano.

Poi un giorno succede che cominci a guardare i tuoi seri coetanei e a immaginarli bambini.
E ti viene facile.
E ti rendi conto del fatto che probabilmente nemmeno loro sono cresciuti.
E convivono con le loro paure e i loro desideri che vanno di pari passo e sperano che gli altri non se ne accorgano.
E ti viene da sorridere.
E forse sei cresciuto un po'. "
(Paolo Vergnani - psicologo attore)

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