In un mese di maggio
era nato sul limite di un bosco
un piccolo giardino,
così, per un capriccio di natura
o uno scherzo del vento.
V'era di tutto: viole, ciclamini,
rose, bottoni d'oro,
gladioli bianchi e azzurri fiordalisi;
lungo il tronco di un leccio,
alti su l'erbe i freschi semprevivi, salivano i convolvoli.
Tanta bellezza invero era sciupata,
che la zona del bosco
era lontana e mai nessuno vi andava.
Ma ugualmente felici,
i fiori si scaldavano al buon sole;
e facevano festa
ai leprotti, agli insetti ed agli uccelli:
a tutte le creature viventi
oppure solo di passaggio
nei boschi a maggio.
(Giuseppe Fanciulli)