Da più di un anno, sto chiedendo a mio marito che, stranamente :) obbedisce, di non portarmi più fiori per la varie ricorrenze.
No rosa o orchidea per San Valentino, no mimosa per la festa delle donne.
Unica eccezione, il vischio per Capodanno - anche se non credo si possa definire fiore.
Su come è nata la festa delle donne lo sappiamo tutti, su una tragedia.
Quindi il termine "festa" in questo senso è decisamente improprio.
Potrebbe essere chiamata "ricorrenza" o "commemorazione" e l'8 marzo andrebbe ricordato così, rispettosamente in silenzio.
Su quel sacrificio è nata da anni e anni una festa, subito accaparrata dal consumismo, come sempre.
Ma le donne di oggi che ruolo hanno nella società? A me sembrano tanti, i ruoli e diversificati.
Quello che vedo è che le donne non sanno più essere unite. Forse non possono proprio.
Anche solo per fare uno straccio di carriera sul lavoro (per chi ce l'ha) una donna non può appoggiarsi ad altre sue colleghe donna, perché ... molto spesso i pettegolezzi la fanno amica del capo - oppure si sente dire "Che vuole quella, che ha lo stipendio più alto del mio e viene in ufficio in tailleur e scarpe con il tacco?"
Le amiche sono qualcosa di stravagante, vanno e vengono, un giorno ci sono, quello dopo no. Perché?
Probabilmente gli obiettivi sono cambiati nel corso della loro amicizia, forse, senza saperlo si è fatto uno sgarbo ..... forse si ha bisogno qualche volta di star sole, ma non viene recepito se non come qualcosa di diverso e di offensivo.
Noi donne non sappiamo più cosa vogliamo da noi stesse come gruppo. Ed è questa una delle nostre sconfitte.
Se l'8 marzo può rappresentare qualcosa, è la solidarietà tra di noi.
E' questo che ho già augurato ed è questo che auguro ancora.
E spero che i miei auguri arrivino anche a tutte le donne che si voltano dall'altra parte, come se si trattasse di una offesa.
Nonostante tutto, è quasi primavera.