Trai filosofi di cui ho letto qualcosa, ce n'è qualcuno che amo in modo particolare.
Uno di questi è Emmanuel Levinas.
Il suo pensiero sembra un marcato tentativo di convertire il pensiero all'ascolto dell'alterità.
Ma non solo. Ciò che in Levinas è essenziale è che la relazione con l'altro trova la sua origine nel primato del Bene.
Propongo alcune sue parole:
"Il povero, lo straniero si presenta come eguale. La sua uguaglianza in questa povertà essenziale consiste nel riferirsi al terzo, così presente all'incontro e che, nella sua miseria, è già servito da Altri.
Egli si unisce a me.
Ogni relazione sociale, al pari di una derivata, risale alla presentazione dell'Altro al Medesimo, senza nessuna mediazione di immagini o di segni, ma grazie alla sola espressione del volto."
Emmanuel Lévinas
Emmanuel Lévinas