Quando si parla di Halloween, si pensa di solito a qualcosa di consumistico importato dall'America.
Ed è anche così, ma bisognerebbe andare oltre, nei millenni del passato, quando i popoli vivevano nella Natura e con la Natura.
Scrive Monica Casalini sul sito di Riflessioni:
“Ci troviamo nel Nord Europa dove il freddo invernale costituisce un nemico invisibile che ogni anno falcia via le vite di tante persone del nostro villaggio. Siamo alla fine di ottobre e il freddo pungente annuncia la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno: Samhain.Questa parola deriva dal gaelico antico "Sam Fuin" ovvero fine dell’estate.”
Samhain, Halloween, Ognissanti, viene da sempre definita come la notte più magica dell'Anno, dove la dimensione umana e divina sono particolarmente vicine.
Il Cielo e la Terra sono percorsi da energie inimmaginabili , cosmiche.
Samhain è il seme che viene gettato nella terra, il principio di un grande, importante viaggio.
L'Anno magico inizia sotto il segno dello Scorpione, segno d'Acqua, esaltazione di Mercurio, il cui simbolismo si ricollega alla morte simbolica che precede la rinascita.
Infatti il seme sepolto sembra morire per dare vita a una nuova pianta.
Questo concetto di morte iniziatica è presente in tutte le tradizioni esoteriche, significa la necessità di spogliarsi di determinate convinzioni troppo legate alla materia, di determinati preconcetti per dischiudersi ad una nuova vita più elevata e più spirituale con "occhi nuovi" come dicevano gli antichi maestri.
Il messaggio simbolico della Natura è dunque quello della necessità di scendere nell'inconscio, nel Regno delle Acque Primordiali, nel buio del Caos primitivo, per cercare quella Luce interiore che può vincere ogni tenebra.
Con Samhain si getta il seme e, se l'inizio è buono, la pianta crescerà da sola, donando i frutti più preziosi che mai si possano immaginare.
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