L’estate, anche quando è calda come in questi giorni, mi fa star bene.
Da bambina l’estate per me era il mare, le lunghe vacanze con secchiello e paletta per la spiaggia, la scoperta – ogni anno - della casa che la mia famiglia prendeva in affitto per la stagione, sempre a piano terra, ver via di mia nonna, e quindi con un giardino intorno.
L’incontro con bambini della mia età con cui giocare a giochi diversi da quelli della città.
Ora l’estate essenzialmente è per me leggere e stare in giardino
Ho letto di recente su Il Cambiamento alcune considerazioni sul giardinaggio in generale:
"Il giardinaggio si configura prevalentemente come un’esperienza emotiva, anche se costituita principalmente da attività fisiche, e risponde a diverse motivazioni: funzionali, estetiche e psicologiche.
È evidente che più forte è la passione per il giardinaggio, maggiore è il coinvolgimento psicologico ed emotivo. Mentre più è accentuato il fattore estetico - l’avere un bel giardino o terrazzo - minore è il coinvolgimento emotivo per il giardinaggio.
Secondo una ricerca Nielsen, gli italiani in media possiedono 7 piante in casa e 11 fuori casa. Ma l’inadeguatezza degli spazi impedisce al 23% della popolazione di averne in casa e al 12% di disporne in giardino.
La media degli italiani preferisce avere informazioni sul giardinaggio tramite il passaparola e i consigli di amici e parenti, oltre al punto vendita, mentre i più giovani si rivolgono ai forum e ai blog. Gli argomenti sulla cura del verde sono tanti e diversi. Si va dalla ricerca sulla stagionalità delle colture alle modalità di irrigazione, cioè come e quando irrigare, piuttosto che dai metodi per curare le eventuali malattie delle piante, fino al luogo ideale per creare un habitat perfetto.
Tra gli appassionati di giardinaggio non mancano quelli dal cosiddetto ‘pollice verde’ che rappresentano il 28,4% del campione (in totale ha coinvolto 6 mila famiglie italiane). In questo profilo si ritrovano i nuclei familiari composte da persone anziane che vivono quasi sempre in piccoli centri urbani. Sono riservati, razionali, ordinati e timidi.
La ricerca ha individuato un altro gruppo, quello definito ‘vorrei ma non posso’, che rappresenta il 24,5% del campione. Si tratta di famiglie che si informano moderatamente su internet o su libri specializzati, ma diversamente dai precedenti preferiscono spendere poco.
L’aumento dell’interesse verso la cura del verde è un segnale sicuramente positivo e che lascia ben sperare, anche perché sono ormai noti e riconosciuti i benefici psicologici che si possono trarre dal praticare il giardinaggio: relax, abbattimento dello stress, attività fisica e tempo trascorso all'aria aperta."
Immagini prese dalla rete