Ieri non è stata una giornata facile: due scosse forti e un improvviso sonno mi è arrivato addosso.
Forse una reazione di auto-difesa, dopo avere provato incredulità e preoccupazione per mia figlia che abita qui vicino, ma in un appartamento al secondo piano. E' risaputo che più in alto si è, più la scossa è avvertita forte.
Ma neppure i telefoni, in quei momenti, funzionavano.
L'unico modo di sapere era connettersi a internet e infatti le notizie non mancavano, anche tragiche.
Così la mattinata è passata, finché alle 13 e 02 circa, un'altra scossa che mi ha spostato in avanti prima e subito dopo all'indietro, mi ha fatta uscire un po' dal mio torpore.
Finalmente poi, ho parlato con Alice, molto più terrorizzata di me.
Non ho avuto bisogno di chiederglielo: mi ha avvisato lei che sarebbe arrivata qui con la Otty, la sua coniglia.
Abbiamo mangiato normalmente e questo non lo avrei mai creduto possibile, ma ci sono riuscita bene...
Il mio pisolino, subito dopo, me lo sono fatto, con la compagnia della mia cagnolina Frida, che in questi giorni è veramente molto spaventata e se ne sta di solito rintanata negli angoli della casa.
Frida |
Infine, al mio risveglio, mi sono unita a mia figlia e a mio marito, tutti in giardino, con un magnifico sole, la Otty che beatamente mangiava l'erba del prato e Frida felice di questa insolita disposizione di umani.
Per anni mi sono chiesta, pensando alle due guerre mondiali,come potevano, i civili, resistere con il pensiero di continui bombardamenti.
Un po' ieri ho capito.
Invito a leggere quanto postato da Rosa nel suo blog:
http://eliotroporosa.blogspot.it/2012/05/da-luogocomune-di-massimo-mazzucco-un.html