A proposito del post predente a questo su Woody Allen, vorrei aggiungere uno scritto di Gianlorenzo Granzì
Non tutto, ovviamente, ma alcuni stralci.
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"Dal 2000 Woody Allen ha smesso di ambientare le sue pellicole esclusivamente nell'isola di Manhattan, iniziando a girare il mondo....La critica ufficiale oggi si avvicina all'ultima produzione alleniana ricercando ancora le gag fulminani della sua prima produzione.
Se in un primo tempo i personaggi del regista americano erano alla disperata ricerca di qualcosa, ora sembrano pacificati, seppur per una piccola ma decisiva differenza: hanno scelto di vivere nell'illusione di una "loro" realtà che è, a tratti, più vera della vita reale.
In quest'ultima fase il cinema di Allen risulta ancora vivo ed emozionante, al contrario di come vorrebbero alcuni critici che non riescono a scorgere l'incredibile e quasi disperata vitalità di un cineasta che film dopo film non smette di stupire e appassionare.
Non è però questo il filtro attraverso cui analizzare l'ultimo gruppo dei suoi film: da La maledizione dello Scorpione di Giada a To Rome with Love, due film a loro modo importantissimi, per quanto abbiamo detto sopra, ovvero il ruolo dell'illusione nell'esistenza umana
Sul finale di Incontrerai l'Uomo dei Tuoi Sogni, 2010 - afferma una voce fuori campo:
"L'uomo ha bisogno di illusioni come dell'aria che respira" , ed è proprio in questa frase il senso del 'nuovo'cinema di Allen.Insomma c'è un evidentissimo filo che lega le storie di To Rome With Love, e il film agli ultimi di Allen: Il sogno come unico sentiero per raggiungere la felicità.
[...]
Gianlorenzo Franzì conclude con queste parole:
"La felicità si può improvvisamente incontrare all'angolo della strada, colmando il senso di vuoto e di solitudine dell'uomo, dandogli così un barlume di speranza. E' questo il senso e la grandezza del cinema di Woody Allen".
Da Teatro contemporaneo e Cinema - rivista diretta da Gianfranco Bartalotta - Pagine-