Orologio astronomico di Praga |
"Non so cos'è il tempo. Non so quale è la sua vera misura, ammesso che ne abbia una. So che la misura dell'orologio è falsa: divide il tempo in modo spaziale, dal di fuori.
Quella delle emozioni è falsa anch'essa, lo so: non divide il tempo, ma la sensazione di esso.
La misura dei sogni è sbagliata; li sfioriamo col tempo, a volte lungamente, altre volte in fretta, e ciò che viviamo è frettoloso o lento secondo un decorso di cui ignoro la natura.
A volte ho l'impressione che tutto sia falso, e che il tempo non sia altro che una cornice per inquadrare ciò che gli è estraneo. Quando ripenso al mio passato, i tempi sono disposti in livelli e piani assurdi, e io, in un certo giorno del mio solenne quindicesimo anno d'età, sono più giovane di quando ero bambino seduto fra i giocattoli.
La coscienza mi si confonde se penso a queste cose. So che c'è un errore, ma non so dove. E' come se assistessi a un numero di illusionismo durante il quale so di essere ingannato, ma non capisco la tecnica e la meccanica dell'inganno.
E mi vengono pensieri assurdi che tuttavia non riesco a considerare totalmente assurdi.
Mi domando se un uomo che medita lentamente dentro un'automobile che corre in fretta, mi domando se costui sta andando in fretta o lentamente. Mi domando se è uguale l'identica velocità con cui cadono in mare il suicida e colui che ha perso l'equilibrio sulla litoranea. Mi domando se saranno veramente sincronici i movimenti (che occupano lo stesso tempo) di fumare una sigaretta, di scrivere questo testo e di pensare in modo impreciso.
Ma cosa è mai questo che ci misura senza misura e ci uccide senza essere? Ed è in questi momenti in cui non so nemmeno se il tempo esiste, che lo sento come se fosse una persona, e ho voglia di dormire".
(Fernando Pessoa)
Titolo: Il libro dell'inquietudine
Autore: Fernando Pessoa
Editore: Feltrinelli - Traduzione dal portoghese di Maria Josè De Lancastre e Antonio Tabucchi.