Che cos'è l'io?
Un
uomo che si mette alla finestra per vedere i passanti, se io passo di là, posso
dire che si è messo là per vedere me?
No, perché egli non pensa a me in
particolare; ma colui che ama qualcuno a causa della sua bellezza, lo ama?
No,
perché il vaiolo, che ucciderà la bellezza senza uccidere la persona, non
gliela farà più amare.
Ma se mi amano per la mia intelligenza, per la mia
memoria, amano davvero me?
No, perché posso perdere queste qualità senza
perdere me stesso.
Dov'è dunque questo io, se non si trova nel corpo e neppure
nell'anima? E come amare il corpo o l'anima, se non per queste qualità, che non
sono ciò di cui è fatto l'io, dal momento che sono caduche? Si può amare la
sostanza dell'anima di una persona in modo astratto, indipendentemente dalle sue
qualità? Non è possibile e non sarebbe giusto. Non amiamo dunque mai nessuno,
ma solo le sue qualità.
Non
prendiamoci più gioco dunque di quelli che si fanno onorare a causa di cariche
e di uffici, perché non si ama nessuno se non per qualità prese a prestito.
Blaise
Pascal - Pensieri - Edizione
Garzanti, Milano, 2002