" Finora tu hai perso molte cose. Molte cose preziose. Il
problema non è sapere di chi è la colpa. Il problema è che tu attaccavi sempre
qualcosa di te a tutte le cose che perdevi.
Non avresti dovuto. Avresti dovuto
tenere qualcosa da parte per te, invece di lasciarla andare via con il resto.
Così ti sei consumato a poco a poco.
Perché? Perché l’hai fatto? - Non lo so. -
Forse era più forte di te. O forse eri spinto a farlo da una specie di destino,
non mi viene la parola…
- Tendenza? – provai a suggerire.
- Sì, tendenza. Anche
se tu ricominci da capo, e riesci a rimettere a posto la tua vita, è probabile
che tu rifaccia le stesse cose. È una tendenza. E quando si supera un certo
punto, non si può più tornare indietro. È troppo tardi. Anch’io non posso più
aiutarti. Io posso solo fare il custode di questo posto e collegare le cose. Non
ho altri poteri.
- Che cosa devo fare? – ripetei di nuovo.
- Come ti ho già
spiegato, io farò di tutto per collegarti, – disse l’uomo pecora.
– Ma questo
da solo non basta. Anche tu devi fare la tua parte. Non puoi startene seduto a
pensare. Se no non arriverai a niente. Capisci?
- Capisco, – dissi. – Ma cosa
devo fare, allora? - Danzare, – rispose – Continuare a danzare, finché ci sarà
musica. Capisci quello che ti sto dicendo? Devi danzare. Danzare senza mai
fermarti. Non devi chiederti perché. Non devi pensare a cosa significa. Il
significato non importa, non c’entra. Se ti metti a pensare a queste cose, i
tuoi piedi si bloccheranno. E una volta che si saranno bloccati, io non potrò
più fare niente per te. Tutti i tuoi collegamenti si interromperanno. Finiranno
per sempre. E tu potrei vivere solo in questo mondo.
Ne sarai progressivamente
risucchiato. Perciò i tuoi piedi non dovranno mai fermarsi. Anche se quello che
fai può sembrarti stupido, non pensarci. Un passo dopo l’altro, continua a
danzare. E tutto ciò che era irrigidito e bloccato piano piano comincerà a
sciogliersi. Per certe cose non è ancora troppo tardi. I mezzi che hai, usali
tutti. Fai del tuo meglio. Non devi avere paura di nulla. Adesso sei stanco.
Stanco e spaventato. Capita a tutti. Ti sembra tutto sbagliato. Per questo i
tuoi piedi si bloccano."
DANCE DANCE DANCE, Murakami Haruki – ed. Einaudi
Immagine dal web
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