Cantami la tua soave ninna-nanna!
Da quando mi abbandonò la giovinezza
ho tanto desiderato udirne il canto.
Ritorna a me dolce melodia,
soltanto tu puoi ancora affascinare
il cuore inquieto nelle lunghe notti.
Posami sui capelli la mano tua sottile,
sogniamo insieme della nostra patria
della gloria di un tempo e della gioia.
Come una stella che vaga solitaria
risplenderà il canto tuo di fiaba
all'orlo delle mie notti malinconiche.
E incorona la mia fronte con ghirlanda
di rose! Il suo profumo sogna
la patria, ottenebrato dal dolore.
Io sono ormai esausto e vacillante
fiaccato ed ammorbato di nostalgia
e non potrò mai più tornare a casa.
(Hermann Hesse)
Con questa poesia, saluto tutti gli amici per qualche giorno.
Ho voglia anch'io di ninna nanna: sotto le stelle forse, ..... sarebbe "un sogno".
A rileggerci e buone vacanze a tutti