Christian Rosenkreutz (il mitico fondatore dei Rosacroce) nella sue Nozze Alchemiche, 1459 descrive una scena cruenta in cui si assiste ad una metodica "esecuzione" dei malvagi, ognuno secondo la sua colpa e quando tutto è compiuto, come la Luna splendente che squarcia le nubi nel silenzio che segue la tempesta, compare, presso una Fonte, il candido Unicorno:
"Terminate le esecuzioni, vi furono cinque minuti di silenzio, dopodiché apparve un bellissimo Unicorno, bianco come la neve."
L'Unicorno fa la sua comparsa quando il Cinghiale-Serpente è vinto, è la sublimazione della forza selvaggia in una essenza infinitamente maestosa e pura.
Beninteso - come narra la tradizione - l'Unicorno non è un animale domestico, anzi è il più schivo e riservato tra gli animali e non si lascia avvicinare da nessuno, se non da una Vergine.
Egli è talmente fiero che, qualora fosse catturato, non si lascerebbe né tenere, né domare e morirebbe di dolore.
In verità è assai difficile catturarlo, perché egli è il più veloce tra gli animali e prima di arrendersi affila il suo corno su una pietra e combatte con tutte le sue forze, infine se sente di soccombere al suo cacciatore, con le sue ultime forze si getta giù da una rupe a capofitto. Il corno conficcandosi nel terreno attutisce la caduta, e il resto dell'animale si trasforma in un Albero, in attesa di tempi più propizi.
Tutti i testi antichi dicono che l'unico modo sicuro per catturare il Liocorno è di mettere una Vergine sul suo passaggio, egli ne sarà subito attratto e andrà a posare il capo nel suo grembo, così sarà assai facile catturarlo.
La Vergine di cui si parla è lo spirito dell'Iniziato che solo quando ha raggiunto un perfetto stadio di purezza, può incontrare il proprio Unicorno, che è una parte di se stesso, come lo era il Cinghiale e prima ancora il Serpente.
Si narra che chi cerca di catturare l'Unicorno lo fa esclusivamente per potergli strappare il suo corno, che possiede poteri magici.
Intanto il corno è nero alla base, bianco al centro e rosso in punta ed è formato da 72 spire. Rompendolo, nel suo interno mostra tre figure finemente intagliate: un Uomo, una Colomba, un Albero.
Il potere principale del Corno è di annullare tutti i veleni.
Ancora, il Corno, usato come bicchiere, si credeva infondesse al liquido contenuto, virtù taumaturgiche contro le più svariate malattie.