martedì 14 febbraio 2012

Legno e... follia




Fonte: Il Cambiamento 

Ho letto sul link postato sopra un articolo di di Laura Pavesi che mi ha lasciato davvero perplessa.
Ne cito alcune parti:


"Incredibile, ma vero: il legno proveniente da potature o sfalci di aree verdi urbane, quali giardini e parchi pubblici, aiuole e cimiteri, non può essere utilizzato né per le stufe a legna, né per gli impianti a biomasse, ma deve essere conferito alla discarica, come se fosse un rifiuto qualsiasi.


Ciò significa che, proprio in questi giorni nei quali mezza Italia è paralizzata dal maltempo e si rischia l’emergenza gas, i rami che si sono spezzati a causa del peso della neve e sono caduti per terra, non possono essere raccolti e bruciati nella stufa a legna o nel caminetto di casa.




Per la legislazione italiana, utilizzarli è un reato penale, punibile con la reclusione da tre mesi a un anno. Nonostante questo legno sia uguale a quello delle foreste e dei campi, per il nostro legislatore non è una “fonte energetica”, ma un “rifiuto urbano” che va raccolto e smaltito da chi di dovere, pena l’arresto.


Questa follia tutta italiana è stata resa nota in una conferenza stampa tenutasi la scorsa settimana a Firenze e organizzata da Amici della Terra, FIPER (Federazione Italiana di Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili) e Quadrifoglio S.p.A. (società che raccoglie e smaltisce i rifiuti dell’area fiorentina).


I relatori hanno rimarcato il fatto che il legno non è un rifiuto come gli altri, e che - da che mondo è mondo - non lo è mai stato. Ma lo stato italiano la pensa diversamente: il legno proveniente dagli alberi di parchi, giardini pubblici e cimiteri è considerato rifiuto, ai sensi dell’Art 256. del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (“Attività di gestione di rifiuti non autorizzata”).
............... 


Il problema, quindi, è nazionale dal momento che, in tutti i comuni italiani, la potatura degli alberi delle strade e dei parchi urbani costituisce un enorme quantitativo di biomassa che nel 2012, è facile prevederlo, aumenterà notevolmente a causa dell’emergenza neve. Eppure, questo legname deve essere smaltito in discarica, costringendo la collettività a pagare elevati costi economici e ambientali e rinunciando, al tempo stesso, ad un’importante risorsa energetica."




Mi fermo qui, tutto l'articolo è leggibile sul giornale online citato.
Non so voi, ma a me sembra proprio una follia.....

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