domenica 6 febbraio 2011

Ardente meriggio nei prati




Ardente meriggio nei prati. I ranuncoli
esplodono e si fondono, e gli amanti
passano, e passano.
Sono neri e piatti come ombre.
Bello non avere legami, io sono
solitaria come l'erba. Che cosa mi manca?
Qualunque cosa sia, la troverò?

I cigni se ne sono andati, ma il fiume
ricorda come erano bianchi.
Cerca di inseguirli con le sue luci.
Incontra la loro forma in una nuvola.
Che cos'è quell'uccello che piange
con tanto dolore nella voce?
Sono giovane come sempre, dice.
Che cosa, che cosa mi manca?

(Sylvia Plath 1932-1963)

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