lunedì 6 luglio 2009

Le figlie di Hannah


"Le colpe dei padri ricadono sui figli fino alla terza ed alla quarta generazione.

Lo abbiamo imparato a scuola, quando la lettura della Bibbia figurava ancora nei programmi di insegnamento.

Ricordo che ci pareva un'idea spaventosamente ingiusta, primitiva e ridicola.

Dopotutto eravamo la prima generazione che veniva educata ad essere "indipendente", in grado di prendere in mano il proprio destino.

Poi, a poco a poco, col consolidarsi delle conoscenze sull'importanza dell'eredità sociale e psicologica, quelle parole della Bibbia hanno trovato conferma. Abbiamo ereditato modelli, comportamenti e modi di reagire più di quanto non fossimo disposti ad ammettere allora.

Non è stato facile rendersene conto e accettarlo, molto è stato 'dimenticato', svanendo nelle profondità dell'inconscio quando i nostri nonni abbandonarono le fattorie e le valli dove intere famiglie avevano vissute per generazioni.

La Bibbia non fa menzione della condotta delle madri, sebbene essa abbia probabilmente una importanza maggiore di quella dei padri.

Modelli ancestrali passano dalle madri alle figlie, che, a loro volta, mettono al mondo figlie, che a loro volta ...

Forse risiede qui una spiegazione del fatto che per le donne è tanto difficile battersi per i propri diritti e avvalersi di quelle opportunità che la società dell'uguaglianza offre loro"

(Marianne Fredriksson - Le figlie di Hannah - Longanesi & C.)

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