sabato 22 novembre 2008

Strategie del cuore

Le emozioni non sono semplice materiale da plasmare, ma anche ricettacoli della memoria e canali di esperienze.

Il piacere, per esempio, quando non ottenebrato da inibenti tabù moralistici, rappresenta un insostituibile veicolo di auto-analisi, così come una forte repulsione è quasi sempre spia di un nodo psicologico da risolvere (altrimenti si proverebbe solo indifferenza) e il dolore, se rielaborato con opportuni criteri, può rivelarsi una insospettata fonte di crescita e rinnovamento.

Conoscersi vuol dire sapersi ascoltare. imparare dalle sensazioni accettandole come se non ci appartenessero, per riuscire poi a coglierne il significato senza interporre preconcetti.

Il nocciolo della questione è dunque sempre il medesimo: trovare mezzi idonei a scoprire la propria Volontà, quella che sa dove condurci e che non si lascia disorientare da pulsioni e desideri, ambizioni e inquietudini, ansie, timori, ma procede fluida verso il compimento di sé.

Una ipotesi per individuarla può essere visualizzare una navigatrice che, partita senza direzione, si affida al caso, cioè si pone in un atteggiamento ricettivo rispetto all'ambiente circostante, di cui cerca perciò di interpretare gli eventi come segni.

Su come poi attuare questa Volontà, un possibile sistema ci è stato dato da L'Alchimista di Paulo Choelo, esoterista e già massone: un romanzo il cui leitmotiv è appunto costituito da quanto il giovane pastore andaluso Santiago apprende da un misterioso vecchio (definito "Re di Salem") e cioè che scopo della vita è "realizzare la propria Leggenda Personale", modello che affiorerà più volte nella mente del protagonista, ispirandone le decisioni.

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